“A fine 2019 il parcheggio di via Duse chiuderà e verranno a mancare 60 posti auto sul nostro territorio”. Gianluca Coghetto, vicesindaco e assessore al territorio, manifesta la grande preoccupazione dell’amministrazione comunale “dopo che la proprietà -spiega- ci ha comunicato che non intende più rinnovare il contratto in essere con il comune di Besozzo”. La cosiddetta area Duse posta nel cuore di Besozzo inferiore rappresenta un polmone vitale come parcheggio, essendo adiacente via XXV Aprile, l’arteria dei negozi, ed essendo di fronte l’omonimo teatro. “Ogni anno -continua l’assessore- il comune pagava alla proprietà un canone calmierato per garantire posti auto, gratuiti ai cittadini, che servivano sia per le attività commerciali sia per gli spettatori che frequentavano il teatro la sera”. La motivazione della decisione della proprietà di chiudere la zona al pubblico è facilmente individuabile: “Posso comprendere la sua posizione: in questi mesi si è creata una sorta di accanimento nei suoi confronti -prosegue- Come vi comportereste voi se vengono raccolte firme per incuria e degrado, se si continua a segnalare al Prefetto, ai vigili del fuoco e ai vigili urbani continui problemi? Sembrava che improvvisamente quell’area fosse diventata il male di tutti i mali. Il risultato è che non sarà più a nostra disposizione e dovremo trovare in poco tempo una nuova soluzione. Aggiungo poi che nel problema annoso delle fogne, la proprietà si era dimostrata comprensiva e collaborativa, autorizzando il passaggio dei tubi nella sua proprietà”. Nel mese di febbraio scorso è stata depositata in comune una petizione con 502 firme di cittadini per richiedere all’amministrazione comunale la riqualificazione dell’area in quanto gli stabili dell’ex fabbrica prospiciente il parcheggio risultano in stato di abbandono. Già allora Coghetto aveva sottolineato che nella Variante al Pgt sono previste due aree per i parcheggi, ma se attualmente il proprietario dovesse decidere di chiudere l’area Duse il sistema parcheggi andrebbe in tilt. “Io una idea me la sono fatta -riprende- e penso che abbia poco a che fare con l’interesse pubblico. Se veramente si avesse avuto a cuore l’interesse pubblico probabilmente non si sarebbe arrivati a questo risultato. L’obiettivo della promotrice della raccolta firme, l’obiettivo della segnalazione ai Vigili del Fuoco, al Prefetto era legato ad altre motivazioni: a volte non bisogna andare troppo lontano per capire le ragioni di queste azioni, legate ad interessi personali. Cito un esempio: a marzo a seguito di un forte vento, erano cadute tegole in prossimità dell’edificio, erano stati divelti pali della luce e piante. La nostra Protezione Civile era intervenuta tutta la notte per mettere in sicurezza l’area. Il giorno dopo, la persona che ha raccolto le firme ha chiamato i Vigili del Fuoco per un pericolo imminente. Come amministrazione abbiamo sempre garantito la sicurezza dell’area e, dopo le segnalazioni, l’abbiamo ulteriormente aumentata, richiedendo interventi alla proprietà. Non possiamo obbligare nessuno ad investire quando non vuole. Ora -termina Coghetto- dobbiamo riprovare a portare ad un tavolo di accordo la proprietà per cercare una soluzione che costerà sicuramente di più a tutti i besozzesi. In caso di ulteriore risposta negativa dobbiamo sperare di trovare una nuova area, altrimenti sarà il caos!”.
Federica Lucchini