– Saranno i migranti che leggeranno parte delle preghiere durante lo svolgimento della via crucis venerdì 18 marzo alle ore 21 all’interno di Villa Letizia. Il momento, che, come spiega il parroco don Silvio Bellinello, è all’interno del percorso religioso che ha visto la scelta di alcune zone del paese come luoghi per celebrare la Passione, costituirà l’ultimo appuntamento itinerante ed è molto significativo: entra in una realtà di accoglienza, nel cui parco è situata la chiesa dedicata a santa Lucia, protettrice della vista, essendo la villa di proprietà dell’Unione Ciechi. “In collaborazione e con entusiasmo, stiamo infatti creando momenti di condivisione con la popolazione – sottolinea Simone Maritan, presidente della cooperativa Agrisol che gestisce la presenza dei migranti – Il prossimo sarà durante la messa a Cittiglio, seguito dalle attività con i giovani dell’oratorio”. Già i ragazzi cristiani, di origine nigeriana, hanno partecipato alla celebrazione delle messe a Caravate, Brenta, Gemonio; realtà che fanno capo al vicariato di Cittiglio. La particolarità del momento di venerdì è che comunque parteciperanno migranti anche di altra confessione. “Verranno preparate – spiega don Silvio – sette stazioni identificate da un cero lungo il percorso all’interno del parco che conduce alla chiesetta. Poi il rito si concluderà nell’edificio religioso”. Edificio che ha una storia singolare, essendo stata costruito da Luciano Baldessari, architetto di fama internazionale, ed è stata definita una delle opere più rilevanti dell’architettura religiosa postconciliare.
Parlando delle attività che si svolgono all’interno di Villa Letizia a favore dei migranti il presidente sottolinea che giovani volontari si sono proposti per collaborare e ciò avverrà dopo il corso di formazione organizzato all’interno della Villa.
Federica Lucchini