-” Bosto e i suoi santi: ricostruiamo le nostre radici guardando al futuro”: un programma ampio nel solco della fede, della storia e della tradizione, con l’aggiunta di quell’essenza di “varesinità” che fa riscoprire le nostre lontane radici. Ce l’hanno proprio messa tutta gli olivicoltori dell’olio di lago di sant’Imerio nel voler celebrare il santo con una settimana ricca di appuntamenti curiosi, vari e interessanti. Avranno inizio sabato 30 gennaio alle ore 20,45 presso la chiesa di sant’Imerio con “Echi di musica dai secoli”, esecuzione degli allievi del Liceo Musicale di Varese diretti dal maestro Claudio Andriani (ingresso libero). Domenica alle 15,30 nella chiesa l’attenzione dei presenti sarà rivolta a due argomenti particolari: uno vedrà come relatore il prof. Renzo Talamona che rivolgerà “Uno sguardo su Bosto e la famiglia Piccinelli dal 1400”, e l’altro don Enrico De Capitani che presenterà il beato Cristoforo Piccinelli. La serata si concluderà con la messa delle ore 18. Lunedì 1° febbraio alle ore 14,30 la giornalista Laura Lucchetti, introdurrà l’oleologo Luigi Caricato e la scrittrice Rossella Orsenigo che illustreranno “L’incanto dell’olio di sant’Imerio e la cucina dimenticata” alla presenza degli allievi dell’istituto alberghiero De Filippi, accompagnati dal loro dirigente Giovanni Baggio. Il 2 febbraio alle ore 15 si parlerà di storia, grazie alla presenza dello storico Santo Cassani, introdotto da Luciana Crespa Barbieri, presidente del Lions Club Varese – città giardino, sul tema “Le clarisse di Bosto 1200 – 1500”. La preghiera della pace all’altare di sant’Imerio per i cristiani perseguitati caratterizzerà la giornata del 3 febbraio, mentre il giorno seguente è previsto alle ore 10 il pellegrinaggio a Ganna sulla tomba di san Gemolo, che verrà concluso con la messa. Giornata solenne quella del 5 febbraio con la seconda rievocazione alle ore 15 della tradizionale processione da san Vittore a sant’Imerio, inaugurata nel febbraio 1417. Il pomeriggio proseguirà con la relazione di don Mario Galmarini, parroco di Ganna, e don Enrico De Capitani su “S. Imerio e S, Gemolo oggi”, indicando una esatta metodologia del loro culto; seguiranno la benedizione con le reliquie dei due santi da parte di monsignor Luigi Panighetti e l’inaugurazione nella sala parrocchiale di una mostra di documenti storici su Bosto all’insegna del motto “Ricostruiamo le nostre radici”. Sabato 6 febbraio due sono gli appuntamenti: alle ore 10 convegno sulla coltivazione dell’olivo, presieduto da Simone Frusca, direttore AIPOL e alle ore 20,45 nella chiesa parrocchiale concerto del coro da camera del Liceo Musicale di Varese, diretto dal maestro Gabriele Conti (ingresso gratuito). Domenica 7 febbraio gran finale con la benedizione dell’olio di sant’Imerio (dapprima quella semplice alle 9,25, poi quella solenne alle ore 11,15 sul sagrato della chiesetta). Sono previste alle ore 10,15 la marcia del pellegrino dal monte Bernasco alla chiesa di sant’Imerio, poi la processione alla chiesa parrocchiale, dove verrà acceso il globo e concelebrata la messa presieduta da monsignor Panighetti. Alle ore 13 in oratorio pranzo con “il mangiarino”, la cui tradizione storica risale ai tempi antichi, forse addirittura quelli romani (è necessaria la prenotazione). Concluderanno le celebrazioni i vespri solenni delle 16,30 e la messa alle ore 18.
Federica Lucchini