Studenti protagonisti della decima edizione del festival della filosofia. Nell’Aula Magna dell’Università dell’Insubria, giovedì 9 e venerdì 10 maggio saranno i giorni dedicati alla presentazione dei loro elaborati, realizzati nell’ambito del progetto di didattica filosofica del Giovani Pensatori. La novità di questa iniziativa, rispetto ad altre manifestazioni similari, sta nella presenza degli studenti delle scuole primarie e secondarie come relatori di una esperienza che li ha condotti a esperimentare in prima persona la bellezza della filosofia vissuta nella quotidianità, grazie agli stimoli e alla guida critica dei loro insegnanti. “Si tratta di un cambiamento molecolare -ha spiegato ieri il professore Fabio Minazzi, direttore del Progetto durante la conferenza stampa all’interno del Rettorato- sviluppato grazie al tema proposto quest’anno ovvero la problematica relazione tra filosofia, scienze e storia”. L’orgoglio per i risultati ottenuti è stato evidenziato dalle parole della professoressa Marina Lazzari, curatrice del Progetto, che ha evidenziato “la grandissima apertura del mondo della scuola attorno alla proposta dell’Università, intesa sempre più come casa comune che ha favorito questa disseminazione dell’esperienza filosofica. Un’esperienza unica in Italia all’insegna della gioia che vede eventi correlati al festival”. In primis, il progetto “Legalità come prassi”, coordinato dalla professoressa Stefania Barile che propone iniziative a supporto del festival. La prima giornata dalle ore 8,30 si aprirà con le scuole superiori a partire dai giovani del Liceo Scientifico Galileo Ferraris di Varese, scuola polo del Progetto. E’ una mattinata all’insegna “del prisma ricchissimo che scaturisce dalla filosofia”, come ha sottolineato la prof. Lazzari: sul palco si alterneranno i giovani del Liceo Manzoni con quelli del Classico che proporranno “Performance Antonia Pozzi. La giovinezza che non trova scampo”. Dopo la presenza dei giovani dell’Isis Stein di Gavirate, non mancheranno i rappresentanti del piccolo esercito composto da mille giovani impegnati nel laboratorio di civic engagement “legalità come prassi”, formati dalla Commissione Legalità del Centro Internazionale Insubrico. E’ in questo contesto che il Liceo Scientifico Sereni di Luino presenterà la figura di un’imprenditrice di Rancio Valcuvia che si oppose alla prepotenza del podestà fascista. La polidricità della mattinata si svilupperà anche con i giovanissimi pensatori diversamente abili, con una mostra “Essere donna nella shoah”, e con un recital di poesie di Alda Merini. La professoressa Nadia De Falco ha introdotto la seconda mattinata di venerdì, dedicata alle scuole primarie che hanno lavorato attorno al tema “Si può cambiare restando se stessi”. Nel progetto, coordinato dalla docente Veronica Ponzellini, tramite lo studio del movimento secondo Aristotele e la lettura di alcuni passi tratti dalle “Metamorfosi” di Ovidio, emergeranno gli incantesimi che sottostanno ad ogni mutamento. Ieri è poi toccato al professore Paolo Giannitrapani tradurre in cifre l’esperienza decennale del Festival della Filosofia.
Federica Lucchini