Prima a Varese, poi a Roma nella Chiesa del Gesù e da Papa Francesco, in sala udienze in Vaticano. E’ stato un appuntamento prestigioso quello vissuto ieri sera a Villa Paradeisos con l’esecuzione dell’opera lirica “Takayama Ukon – il re beato – o la spada o l’amore”, quaranta interpreti tra cantanti e attori, il tutto esaurito con 250 spettatori (altrettanti avrebbero voluto assistere) provenienti da ogni parte d’Italia e dall’estero. Il giardino era illuminato e vi spiccava il teatro allestito per l’occasione, che ha avuto il patrocinio del Consolato Generale del Giappone a Milano. La realtà di Villa Paradeisos, ben nota in Giappone, ha fatto sì che quest’opera, che ha avuto il plauso dell’ambasciatore Nakamura Yoshio, nel 75° anniversario dell’instaurazione dei rapporti diplomatici tra Giappone e Santa Sede, abbia potuto essere rappresentata nella nostra città. Protagonista è questa figura, Takayama Ukon, vissuta tra il 1553 e il 1615, samurai, maestro del tè, che accogliendo il messaggio cristiano, è costretto ad abbandonare tutto, a vivere a Manila nelle Filippine dove curerà i lebbrosi. Una figura molto conosciuta in Giappone. “Questa rappresentazione è un’ opera lirica alla giapponese – ha spiegato Franco Cremante, proprietario della villa – Richiama il ben canto e dà spazio alla riflessione sui testi, pezzi originali molto significativi. Teatro con musica. Villa Paradeisos si prefigge, in un’epoca di globalizzazione, o come preferisco definirla di mondializzazione, di essere un’antenna che armonizzi culture diverse, addirittura opposte, in nome della pace. La figura del protagonista dell’opera aderisce ai nostri principi. Siamo quindi felici di diffondere questo messaggio. Nel libretto di Edward Ishita, presente questa sera, ci sono dialoghi potenti e dissidi interiori tra due opposti, che sfociano nell’armonia. C’è armonia anche con i principi buddisti riflettendo sulla natura”. Tutti gli interpreti hanno studiato presso scuole prestigiose. Nulla è mancato, dunque, perché la serata proponesse un messaggio di pace, nel solco cristiano, curando ogni componente, dalla musica ai testi, agli interpreti alla location, offrendo alla città di Varese un respiro internazionale. Entusiasti i commenti degli spettatori, consapevoli di aver assistito ad uno spettacolo unico, attuale e nuovo.
Federica Lucchini