Unione o fusione? La proposta lanciata dai consiglieri di minoranza di Comerio, Mattia Cavallini e Sofia Comini, che verrà discussa nella prossima seduta del consiglio, circa l’Unione dei Comuni tra Barasso, Comerio e Luvinate, fa dibattere. “E’ interessante la proposta – sottolinea il primo cittadino di Luvinate Alessandro Boriani – perché contribuisce a un dibattito che da tempo è in corso: a fronte della diminuzione delle risorse e della necessità sempre più forte di incrementare l’efficenza della pubblica amministrazione quali strade intraprendere per sostenere i servizi di qualità per i nostri cittadini? Luvinate in questo senso ha da anni intrapreso un percorso di proficua collaborazione con Barasso, unendo tutti i servizi e questo grazie ad una sinergia importante con l’amministrazione Braida. Su tutti gli altri temi esiste, poi, anche con Comerio e con Casciago un dialogo costante dove vengono affrontati di volta in volta le questioni sul tappeto. Penso alla polizia locale, alla protezione civile o alla biblioteca di Casciago. Tutte realtà su cui esistono convenzioni ed accordi operativi. D’altra parte – termina l’esperienza dell’Unione dei Comuni di Bardello, Bregano, Malgesso è assolutamente interessante e da approfondire come ulteriore ipotesi di lavoro”.
“Sono favorevole alla collaborazione che stiamo già attuando con l’amministrazione Boriani nella gestione associata dei servizi, che dà risultati positivi – afferma il primo cittadino di Barasso, Antonio Braida – Pur nella sinergia, viene salvaguardata l’autonomia dei comuni. Sono, invece, perplesso per quanto attiene l’Unione dei nostri Comuni, in quanto questa realtà presenta problematiche rilevanti quali, ad esempio, la perdita del 90% delle funzioni dei singoli comuni. Ciò aumenta la distanza tra il cittadino e le singole amministrazioni. Un esempio: un cittadino che fa una richiesta al sindaco del suo paese, che in quel momento non è presidente dell’Unione se la vede demandare al presidente dell’Unione. L’ente sovraccomunale che si verrebbe a creare assumerebbe una funzione di vertice che cancella la regione di esistere dei singoli comuni. Quindi o si continua sulla strada attuale della collaborazione, oppure si scelga la fusione dei tre comuni nella quale il primo cittadino ha la sua funzione specifica e non si crea quindi confusione”.
“Tutte le nostre azioni – afferma Silvio Aimetti, primo cittadino di Comerio, che nella seduta del prossimo consiglio comunale, risponderà alla mozione di Cavallini e Comini – devono essere volte alla razionalizzazione dei servizi e alla loro migliore qualità. Noi abbiamo iniziato un percorso virtuoso fatto di collaborazione e dialogo. Si può continuare gradualmente per arrivare o a un’Unione o a una fusione”.
Federica Lucchini