Una serata uggiosa, fredda, con una pioggia battente che non promette nulla, ma il popolo della bici è lì presente a testimoniare che l’amore per lo sport va ben oltre le avverse condizioni atmosferiche. Ci sono appassionati, tifosi, autorità, semplici cittadini, giovani e meno giovani e così la bella sala polivalente di Azzio si riempie di nuovo di brusii che attendono con ansia il protagonista della serata, quel Luca Carraro che con le sue pedalate nel cuore del mondo ha dimostrato quanto non sia ancora spenta quella straordinaria curiosità mediterranea che ha riempito di voli e di fantasie la vibrante inquietudine di una natura umana tesa a cogliere la bellezza di un limite o il fascino di un’avventura E’ la serata dove domina l’incontro del pedalatore solitario con il deserto della Tunisia, con i suoi silenzi prolungati, le sue oasi, le sue città spruzzate di bianco, il luogo della sabbia finissima e del ghibli, dei dromedari e delle palme, dove a ogni passo sbuca il sorriso di un bambino e poi via via altri sorrisi a dimostrazione che la gioia di vivere esiste anche oltre il caos del consumismo e della avanzatissime tecnologie e dove l’uomo arriva forse per cercare l’antidoto o forse per ritemprarsi o semplicemente per dimostrare quanto si possa ancora vivere senza l’assillo di quei veleni che opprimono la nostra amatissima civiltà occidentale. Luca è un narratore disincantato, semplice e scorrevole nell’eloquio, espressivo nella sua inflessione padovana, ti fa capire quanto sia importante centellinare la vita, non abusarla, concederle la possibilità di mettersi alla prova, perché oltre l’immobilismo retorico esiste sempre il movimento, la possibilità di fare altro, di avviare un cammino rinnovato nel cuore e nella mente. Anche solo immaginare che l’uomo possa essere felice senza riferimenti certi può persino sembrare paradossale, in realtà il paradosso esiste forse quando si condannano la fantasia e l’immaginazione a una subalternità senza speranza. Una serata davvero eccezionale, vissuta attraverso le parole misurate dell’autore, ma anche grazie alle bellissime diapositive che lo stesso ha voluto proiettare per rendere ancora più credibile l’immagine di un’impresa, pronta a cogliere e a fare propri i sussulti di una natura molto più viva e attiva di quanto si possa immaginare, anche quando fuori piove a dirotto e la tentazione della comodità vorrebbe incollare le persone alla poltrona. Molta gente, molto interesse, un sindaco visibilmente soddisfatto e un protagonista che ha regalato qualcosa su cui meditare: il silenzio? La bellezza? Il coraggio? L’amore per la vita? Ha lasciato molto spazio su cui riflettere.
Un breve video
Alcuni momenti della serata