Dalla Prealpina del 19/02/2015 Federica Lucchini
“Una persona unificante”. La definizione che il parroco, Don Franco Trezzi, dà di Bernardo Broglio, ucciso dall’impatto con un furgoncino, martedì sera, mentre attraversava sulle righe pedonali in contrada Visconti, delinea chiaramente la sua figura. “Scriva che è una tragedia per tutta Caldana”, afferma una donna commossa e questa affermazione dà la dimensione di come la frazione abbia reagito alla notizia, diffusasi immediatamente. Il giorno dopo per la comunità è un giorno di lutto, tanto Bernardo era conosciuto e inserito da una vita nel tessuto sociale. A osservare le righe rosse, tracciate dalla polizia sulla strada provinciale dopo l’incidente, sembra impossibile che un uomo il quale nella vita per motivi lavorativi (era stato direttore del setificio di Besozzo) ha effettuato migliaia di chilometri dal Friuli alla Calabria, senza mai un incidente, sia morto in pochi metri, mentre attraversava una strada mille volte percorsa. “Non riesco a togliermi dagli occhi la figura di Bernardo per terra. Avrei voluti dirgli: “Sono qua vicino a te, ancora, dopo cinquantatré di matrimonio, ma non mi sentiva più”, dice la moglie Luciana Ossola, disperata. Nella loro casa, costruita dai nonni di Bernardo, in via sant’Anna, nel cuore storico della frazione, mentre la gente continua ad affluire per far sentire la sua vicinanza, guarda la scrivania del marito, ancora come l’aveva lasciata prima di uscire di casa per andare al ristorante “Campo dei Fiori” ad acquistare una ricarica del cellulare: ci sono gli occhiali semiaperti sopra un rivista di cruciverba e la sedia spostata, come se dovesse tornare da un momento all’altro. “Mi aveva telefonato un minuto prima di morire, dicendomi: “Arrivo”. Poi l’impatto con un furgonicino che transitava sulla strada in direzione di Orino. L’investitore è sceso immediatamente dal mezzo, disperato, per cercare di dare i soccorsi. L’illuminazione sulle righe pedonali, spesso, fa difetto. Poi la corsa disperata e inutile all’ospedale. “Ognuno fa parte di un progetto che Dio ha su di noi”, ha affermato don Santino Laudi, grande amico di Bernardo, mentre si apprestava a dare l’estrema unzione. Sabato sera la Cooperativa avrebbe dovuto festeggiare il carnevale. E’ tutto sospeso perché a Caldana non c’è nulla da festeggiare. Intanto si è in attesa della data delle esequie, che per ora non si ha modo di sapere. Ieri sera, nella chiesa di sant’Anna, si è recitato il rosario.
“Mio papà – spiega il figlio Giorgio – era nato il 3 maggio 1936 a Chalons sur Marne dove il nonno aveva un’impresa edile. Non potrò mai dimenticare la sua semplicità e la sua bontà”. “Era un compagnone, elegante, un ragioniere di una volta che aveva la caratteristica di volgere tutto in positivo”, afferma una vicina. Aveva messo a disposizione la sua competenza per la comunità. Lungo è l’elenco delle sue funzioni, legate agli affari economici di quella che è stata la parrocchia di Caldana, alla Cooperativa, alla Soms, alla banda, al consiglio comunale dal 1997 al 2001. Incarnava lo spirito del paese. “E’ stato un buon amico – dice il sindaco Mario Ballarin – Sono molto addolorato”.
Federica Lucchini
Sempre dalla Prealpina
“Abbiamo perso per un tragico incidente la nostra guida, il nostro punto di riferimento
Rag. Bernardo Broglio
uomo buono, leale, generoso, sempre disponibile.La moglie Luciana e il figlio Giorgio disperati lo piangono.Per i funerali telefonare allo 0332.988041.
Caldana, 18 Febbraio 2015″
Appena a conoscenza pubblicheremo sul sito la data e l’ora dei funerali
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