Grande tema quello della Pasqua, termine e principio, fine e ripresa, tempo di riflessione e di nuova speranza. Se il Natale ricompone l’unità della famiglia nel cammino terreno, la Pasqua alza il tiro, rilancia la forza e la bellezza delle Risurrezione, ripropone il tema vincente di una vita che supera il suo limite naturale, ponendosi in un’ottica completamente nuova, dove la materia si sublima nella sua essenza, aprendo le porte a una rinascita che si configura nell’immagine di un Cristo vincente sulla natura umana e sui suoi limiti. La Pasqua passa il brivido della passione, ci pone di fronte a un passaggio per ritrovare una dimensione che non sia soggetta alle inquietudini esistenziali. Tristezza e gioia, pessimismo e fede, rassegnazione e aspirazione, con la Pasqua la vita si studia e si rinnova, apprende qualcosa di più della sua natura, dei motivi per cui ci è stata donata. Con la Pasqua si riapre un mondo che sembrava chiuso alla conoscenza dell’origine e della fine di un’identità. Con la Pasqua l’uomo riacquista coscienza del proprio limite, ma si conforta con l’immagine di un Dio che restituisce dignità e ricchezza con modalità non più soggette a interferenze temporali. Il messaggio pasquale cambia radicalmente il modo di vivere, il fine e il senso stesso della vita, una vita che muta per completarsi. Con la Pasqua l’uomo trova la chiave di lettura del suo profilo esistenziale più profondo, quello che sfugge a una comprensione di natura prettamente materiale. Senza la Pasqua tutto sarebbe più disperato, più triste, con essa si delinea una luce che apre le porte della successione. Di fronte alla Pasqua un esame di coscienza conviene farlo, soprattutto per dare un senso compiuto ai doni che abbiamo ricevuto. Anche sul piano strettamente umano ha una grandissima valenza, insegna che l’aspirazione all’amore richiede sacrificio, che ogni conquista ha un suo precedente e che per amare bisogna anche saper morire. Dalla morte si può dunque risorgere, magari cambiando radicalmente il nostro modo di essere e di agire, per dare il via libera a quella vita in cui l’amore esiste in una configurazione più ampia e più convincente.