“Immaginiamo il nostro futuro come una porta aperta per offrire accoglienza”. E’ stata all’insegna della festa e dei valori della solidarietà ieri (17 novembre) la marcia dei diritti dei bambini a Gavirate, organizzata dalla scuola elementare Risorgimento: una fila molto lunga di 200 cappellini rossi, gioiosi, con i loro insegnanti, i genitori e i nonni si è snodata per le strade che conducono al municipio. Qui, la piazza Matteotti è stata letteralmente invasa da una miriade di bandierine colorate con i simboli della pace, palloncini, striscioni. Ad accoglierli il vicesindaco Massimo Parola e anche per lui, come per tutti, dalla polizia municipale, agli impiegati del comune, il sorriso è stato naturale. Diversi i momenti preparati dalle insegnanti a partire dal ricordo di Andrea, alla cui associazione verrà devoluta la raccolta di occhiali in Zambia nella diocesi di Monze. Poi al via l’intervento dei bimbi di classe prima sul diritto ad avere cibo: “W la frutta quando ce n’è!”, seguiti da quelli di seconda con lo striscione “Acqua buona per tutti”. “Chiedo il sorriso di chi sa amare – hanno affermato gli alunni di terza – chiedo di poter crescere come persona, chiedo il diritto di avere il pane. Tutti i nostri diritti ci insegnano tantissssssimo. Sono importantissssimi: proteggono i bambini. L’unica cosa che chiediamo è rispettarli”. La carta di Milano è stato il tema su cui è stato centrato l’attenzione delle quarte. “Ogni persone è diversa per quello che mangia. E’ questo è una cosa bellissima”, hanno sottolineato le quinte parlando della biodiversità. Poi il coro finale all’unisono, cantato a voce alta tra gli applausi: “Girotondo attorno al pianeta, illuminato dalla stessa cometa”. Poi il “biscione” dal cappello rosso è ripartito per la scuola disseminando gioia e tenerezza.
Federica Lucchini