Una discarica a cielo aperto di grandi dimensioni. Lungo il fiume Bardello sotto il cavalcavia che unisce Besozzo a Gavirate si stanno accumulando sempre più rifiuti di ogni genere. La segnalazione è stata effettuata da due cittadini appassionati dell’ambiente che monitorano la zona e hanno visto aumentare mucchi di generi vari, alcuni impensabili come sacchi contenenti pelli di animali. Un mobiletto bianco è caduto nel fiume ed è trattenuto da rovi dove la corrente è rapida. Sulla riva altri mobili abbandonati. Vicino molte bottiglie, scarti di lavorazione edilizia, inerti, lana di roccia, materiale ferroso. “E’ una situazione allucinante, che denota la presenza di più persone che effettuano queste “operazioni” disgustose in un luogo solitario, vicino al traffico, se si considera la presenza del cavalcavia, ma non visibile”, affermano. Per raggiungerlo bisogna percorrere via dello Sport, giungere fino alla piattaforma ecologica, imboccare il tratto iniziale della pista ciclopedonale interrotta e seguire un sentiero nel verde folto. Un luogo ideale per agire contro le regole. Se si potesse misurare l’ingombro si può quantificarlo in 15 metri di larghezza e un metro d’altezza.
“Non posso che essere disgustato da simili comportamenti che portano ad una situazione di degrado nel nostro comune, in una zona, peraltro vicino alla piattaforma ecologica, dove si raccolgono simili materiali -evidenzia il vicesindaco Massimo Parola- Preferisco, quindi, pensare che chi ha agito con queste modalità non sia cittadino gaviratese. Farò visionare le telecamere, sebbene pensi che il raggio d’azione non giunga fino al punto incriminato. Mi recherò sul posto per rendermi conto della situazione”.
La zona sotto il cavalcavia non è nuova a simili azioni. Nel territorio di Besozzo mesi fa era stata denunciata la presenza di gomme abbandonate e l’azione eccellente di gruppi di cittadini, coordinati dall’amministrazione comunale, ha ripulito il tratto verde scoprendo altri tipi di rifiuti.
Federica Lucchini