– E’ in quella “relazione libera, gratuita, gioiosa” espressione del volontariato della Pro Loco che il parroco don Piero Visconti, ieri all’inizio della celebrazione della messa sotto la tensostruttura sul lungolago, ha voluto da subito ricordare anche un’altra figura legata all’associazione: Ugo Paronelli (1914 – 1996). Dopo il rito, infatti, è stato lo stesso sacerdote che ha invitato i fedeli a dirigersi verso la targa che sarebbe stata scoperta di lì a poco e che porta il nome di questo gaviratese innamorato del suo paese: “Farne memoria – ha spiegato – non è un fatto nostalgico, ma è indice del segno che Paronelli ha lasciato nei cuori trasmettendo tanti valori”. Ed è stata una cerimonia all’insegna della “gaviratesità”: “un italiano di Gavirate”, è stato definito da Roberto Luigi Barion, che ha raccolto 350 firme perché il lungolago venisse intitolato a Paronelli. “Italiano – ha spiegato – perché rappresenta la parte migliore di noi italiani nell’aver espresso la solidarietà, l’amicizia, la disponibilità”. Innumerevoli sono state le sue iniziative di grande lungimiranza, espresse dal presidente della Pro Loco, Matteo Costa, quali la creazione del Palio, la festa delle vetrine, la creazione dell’estate musicale, per citarne alcune e, soprattutto – è intervenuto il sindaco Silvana Alberio, “il vivacizzare questo lungolago in anni in cui non c’era attenzione per questo genere di iniziative. Allo scoprimento della targa, accanto al gonfalone, è stato invitato anche il nipote di Paronelli, Vittorio Boerchi, molto legato allo zio.
Federica Lucchini