Un regalo alla città di Gavirate che sottolinei il valore della donazione. Un evento nato dall’Avis comunale che compie 60 anni di attività e vuole celebrare questa ricorrenza lasciando un segno, che ha caratterizzato la sua storia significativa: un murale su una parete esterna della scuola secondaria di primo grado “Carducci” in via Gerli Arioli che porterà una firma prestigiosa, quella di Ravo Mattoni, l’artista gaviratese, conosciuto a livello internazionale, che proprio questa scuola ha frequentato e che ha già lasciato a Gavirate un segno della sua opera nel 2019, riproducendo “Il bacio” di Hayez, su una parete dell’edificio della scuola primaria “Risorgimento”. L’artista ha iniziato il lavoro stamattina alle ore 8, quadrettando lo spazio a disposizione, ben visibile per chi passa sulla via Gerli Arioli e per chi frequenta la nuova area commerciale. Mercoledì si comincerà a vedere nascere la figura, “un’allegoria del dono -come la definisce- creata con la mia intelligenza artificiale”. Quando dipinse la prima opera, la comunità di Gavirate visse un’esperienza unica: molti gli spettatori, tanti di origine gaviratese che da anni non venivano in paese. Non volevano perdere questo momento che li aveva avvicinati all’arte. E questo per tutto il tempo dell’esecuzione. Ora c’è attesa per il primo colpo di spray. “Sono felice di essere stato scelto per celebrare un momento così importante”, sottolinea. Sabato 7 settembre alle ore 17,30 l’opera verrà inaugurata sul posto, poi l’artista partirà. Il mondo lo chiama. Dopo una mostra personale alla galleria d’arte Bocanera di Milano, andrà in Belgio a Mons. Le sue opere, che riproducono classici dell’arte, sono visibili in luoghi prestigiosi di altri continenti. La recente mostra al castello di Masnago, poi, ha dato un impulso considerevole alla conoscenza della sua attività, ben riconoscibile anche nella nostra provincia. Ha nel sangue la passione per l’arte. Basti pensare al padre Carlo, illustratore, grafico pubblicitario, al nonno Giovanni, conosciuto per aver illustrato le figurine Liebig. E’ una soddisfazione per l’Avis aver raggiunto questo traguardo, in condizioni floride. La media è di 500 donazioni annuali. Tanti giovani si iscrivono. In questi anni basilare è stato il rapporto con l’Istituto Statale di Istruzione Superiore “Stein”, dove i volontari hanno illustrato agli alunni il valore della donazione. L’associazione, sorta il 23 marzo 1964 per iniziativa di Giovanni Cadario, ha sede nella residenza comunale Besozzi e ha avuto come presidenti figure significative all’interno della comunità gaviratese, come Sandra Falchi, Laura Giovenzana, Ambrogio Roncari, che lo è stato per diversi mandati, assumendo la figura anche di vice e segretario, Laura De Bernardi. Il consiglio direttivo, oltre da queste ultime due figure, è composto da Viviana Lentà, Michela Ortodossi, Gabriella Negri, Giuliana Nerboni e Giorgio Uboldi.
Federica Lucchini