“Vi immaginate il lago di Varese di notte un po’ più piccolo rispetto all’attuale con le sue rive costellate di villaggi illuminati da fuochi accesi, ognuno con la propria comunità collegata l’una con l’altra? Io lo immagino così nell’età del Bronzo, 3500 anni fa, quando mi immergo sott’acqua e penso agli abitanti di allora con le loro vite, i loro problemi, i loro affetti. Il mio compito è di portare alla luce e far conoscere quello che solo in pochi vediamo”. Sabrina Luglietti, una dei pochi archeologi subacquei specializzati in siti protostorici dell’Italia settentrionale, è accreditata presso la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio della Lombardia. Dal 2017 condivide con l’ispettore onorario Paolo Baretti le ricerche archeologiche subacquee sul sito palafitticolo di Bodio Lomnago ed ora di Galliate Lombardo e Cazzago Brabbia, finanziati dai comuni interessati, dalla Regione e dalla Fondazione Comunitaria del Varesotto. Siti patrimonio dell’Unesco. Vive il lago da un’angolazione completamente diversa dalla nostra. Sott’acqua. “Quando si effettua una ricerca su un sito, questo diventa parte della tua vita. Ognuno di loro lascia qualcosa di indelebile. Penso di essere una privilegiata -prosegue- Ho la possibilità di vedere qualcosa di unico, che donne e uomini hanno costruito per dare riparo alla propria famiglia. Persone che provavano gli stessi sentimenti nostri. Quei resti dei pali di sostegno delle loro capanne, che emergono dal fondale, quei manufatti di selce, di ceramica e in bronzo sono stati creati, toccati da loro e sono testimonianza che lì c’era la vita, si coltivava, si pescava, si commerciava. Il nostro compito è quello di raccontare con rispetto la loro storia e di trasmetterla”. Sabrina si entusiasma nel parlare nella sua professione che equivale a una passione coltivata fin da bimba, provenendo da una famiglia di subacquei, ed avendo avuto la possibilità, da universitaria, di frequentare uno stage di archeologia subacquea. “Immergersi su un sito è sempre un’emozione, ma richiede quasi una passione maniacale. Anche il più piccolo dettaglio può fare la differenza. Le immersioni hanno una profondità massima di 3 metri e i tempi di permanenza in acqua sono circa di 3 ore. La documentazione video e fotografica la realizziamo con una GoPro e con la stazione totale eseguiamo i rilievi. Ma nella cassetta degli attrezzi ci sono oggetti molto semplici come pennarelli, cordini, boette, cesoie, martello, fustelle e chiodi per la numerazione dei pali lignei, seghe, sacchetti e cartellini per la campionatura. Ma non devono mancare il raccoglitore con i documenti del cantiere, le lavagnette per le annotazioni subacquee e il mio blocco rosso, dove annoto tutto quello che vedo sott’acqua e che mi succede. Una sorta di diario di scavo. Lavorare nel lago di Varese -continua- non è semplice. E’ possibile farlo solo in alcuni periodi dell’anno. L’inverno è la stagione migliore: l’acqua, infatti, è trasparente e la visibilità migliore, anche se le temperature sono basse. Nonostante le difficoltà e a volte il freddo, alla fine della giornata di ricerca, sono consapevole di scrivere un piccolo pezzo della storia del nostro lago”. Un particolare reperto il cui ritrovamento le ha dato soddisfazione? “Un giorno di ottobre del 2019 sul sito di Cazzago, a fine immersione, ero appena arrivata alla barca, quando ho sentito la voce di Baretti che mi chiamava con insistenza: aveva visto tra i sassi la sagoma di un’ascia di bronzo. Mi si è fermato il respiro, non mi sembrava vero. Avevo campionato pali lignei che portavano i segni della sua lama, ed ora era proprio lì fra le mie mani. E’ stato un momento bellissimo che non dimenticherò”. Ci sono quesiti aperti dei quali le piacerebbe trovare risposte nel sito di Galliate, mentre su quello di Cazzago la ricerca è ancora in corso. Rendere visibile un sito invisibile è la più recente sfida di Sabrina: visitando il canale YouTube Archeo Solutions ci si può immergere virtualmente nel lago di Varese e in quello di Garda dove tutt’ora lavora alla scoperta delle palafitte.
Federica Lucchini