– Sul tavolo del soggiorno di mamma Maria, c’è uno splendido vaso di orchidee: gliel’aveva lasciato la figlia Loretta Gisotti prima di partire per quelle che lei avrebbe pensato vacanze in Toscana con il marito Roberto Scapolo. “Te l’ho portato perché lui non ha il pollice verde”, le aveva detto. In Toscana la donna non è mai arrivata, uccisa sabato mattina all’alba dal coniuge a martellate durante una banale lite nella loro casa di Mombello prima della partenza. Negli occhi di mamma Maria Binda, comeriese, guardando quei fiori, passa una luce di infinita tenerezza. “Mi aveva telefonato ieri mattina mentre stava mettendo le valige in auto – prosegue – Era contenta”. Proprio pochi minuti prima che venisse uccisa. Il campanello della sua casa, posta nel centro storico del paese, continua a suonare. E’ un andirivieni di amici, di conoscenti anche di Rancio Valcuvia, di Casalzuigno, dove lei aveva abitato per 41 anni. Tutti increduli, tutti a sostenerla con il loro affetto. “Non posso dimenticare il sorriso di mia sorella quando mi ha salutato venerdì sera. Sono stato l’ultimo a vederli”, ricorda il fratello Mirko. Le parole gli escono a fatica. Ha gli occhi increduli, fissi nel vuoto. “Era felice”, riprende. “Stiamo ripartendo”, mi aveva spiegato, “dopo un momento evidentemente di difficoltà con il marito – aggiunge lui – Sono tornato a casa mia a Cittiglio sereno. Avevamo preso accordi perché, dopo la loro partenza dalla Toscana, l’appartamento a San Vincenzo l’avrei occupato io per le vacanze”. Mirko ha dei momenti di silenzio, cerca di rivivere quei momenti sereni che non lasciavano assolutamente presagire una tragedia simile. “Questa mattina (nda. ieri) sono passato alla loro casa a Laveno. E’ tutta chiusa. Non si può entrare”, dice con dolore. Poi: “Era generosa mia sorella, dava l’anima per gli altri: sempre in movimento, estrosa, creativa con tanti amici. Ultimamente faceva la truccatrice. “Era stata modella per Annabella di Pavia – interviene la mamma – Aveva lavorato anche per Canale 5 come preparatrice delle modelle, nel mondo della pubblicità, e anche per la nuora di Mike Buongiorno con la quale collaborava per le sfilate”. “A mezzogiorno di venerdì, il giorno prima di essere uccisa, era stata a pranzo da nostro padre Filippo che abita in centro a Laveno – afferma Mirko – Pensi una cosa strana: tra i tanti discorsi, Loretta aveva parlato di come avrebbe voluto che avvenissero i suoi funerali”, esclama. “Voleva essere cremata. Aveva lasciato una lettera ad una amica e le aveva chiesto di aprirla “quando non ci sono più”, così aveva detto. “Seguiremo le sue disposizioni e le esequie verranno celebrate nella chiesa parrocchiale di Comerio, come vuole nostra madre. Penso avverranno a fine settimana, non prima per l’autopsia. Qui nel cimitero sono sepolti i nonni, i bisnonni e qui ci saranno le ceneri di Loretta. Sono convinto che è felice di questa scelta. Mi viene in mente ora quando da bambino mi dava la mano e assieme andavamo all’oratorio di Comerio”. Troppi ricordi si affollano nella sua mente. Ha bisogno di silenzio. Poi, mentre mi accompagna all’auto, improvvisamente dice a voce bassa: “Spero che mio cognato Roberto non faccia pazzie quando si renderà conto di quello che ha commesso. Lo spero proprio. E penso tanto ai suoi genitori al loro dolore”.
Federica Lucchini