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Tutti assieme a far sì che Deborah possa continuare le terapie, molto costose, per altri cinque anni.

 13 Luglio 2016 |  Pippo | |

– “Sono tanto emozionata! E’ stata una partecipazione venuta dal cuore!”. Deborah Iori, la mamma quarantenne di Sangiano, affetta da una rara malattia genetica – malattia ambientale al 4° stadio con mitocondriopatia – che può curare solo presso la clinica Enviromental Health Center di Dallas, il miglior centro al mondo per questa rara patologia, è raggiante con i due figli e il marito. L’esperienza vissuta domenica scorsa (10 luglio) presso il chiosco messo a disposizione dalla Pro Loco, e organizzata dal gruppo “Donne di Brenta”, è l’ennesima che – come dice lei – ha dello stupefacente: un gruppo consistente di volontarie, che si sono messe in gioco, per organizzare un pranzo a favore del proseguimento delle sue cure a Dallas. Al termine dell’incontro sono stati raccolti 4mila euro. Non sono bastati i 150 posti per accogliere chi desiderava contribuire, se ne sono dovuti aggiungere altri. Centosettanta persone che hanno anche avuto il piacere di ascoltare le canzoni del gruppo dialettale “Ten chi inscì” e del duo Alex e Sujen. Tutti assieme a far sì che Deborah possa continuare le terapie, molto costose, per altri cinque anni. Tra i presenti, il medico curante di Deborah, Marco Kogoj, con il padre Milo, per decenni apprezzato dottore ed ora presidente del gruppo “Donne di Brenta”.
L’aggettivo “stupefacente” Deborah lo ripete più volte quando racconta delle attenzioni nei suoi confronti: ci sono stati momenti conviviali, come la pizzata a Cittiglio, come il ballo di fine anno dei ragazzi dell’Isis “Stein”, promosso dal Consiglio d’Istituto, che si è svolto al lido della Schiranna; ci sarà il 29 luglio, giorno della sua partenza per Dallas, lo spettacolo all’oratorio, organizzato dalla compagnia teatrale di Caravate “I scurubià de Caravà”, dal titolo “La fabbrica del tubo” e c’è un passaparola silenzioso che utilizza il conto corrente numero: IBAN: ITO5Y0503450250000000005155 Banca Popolare Credito Bergamasco, Filiale di Gavirate. “E’ stupefacente che buona parte delle persone che contribuisce non mi conosce e mi scrive messaggi incoraggiati: “Siamo con te”.
Deborah partirà il 29 luglio, su un aereo di linea, a differenza del primo viaggio effettuato su un velivolo decontaminato per lei, considerata la particolarità della malattia e tornerà il 31 agosto. A Dallas l’aspetta il dottor William Rea che le ha salvato la vita. Come le hanno salvato la vita tutti questi gesti di generosità che rendono felici chi li effettua.
Federica Lucchini

Una festa per Deborah – VareseNews

 

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