– Applaudita anche a scena aperta e seguita con un silenzio partecipativo durante tutto il susseguirsi delle scene è stata venerdì 21 aprile al teatro Santamanzio la prima del dramma “Lo zoo di vetro” di Tennessee Williams, diretta dal regista e interprete besozzese Nicola Tosi. Un risultato felice, frutto di impegno proficuo di tutta la nuova compagnia: il pubblico ha vissuto la sinergia tra i quattro attori che hanno recitato mantenendo sempre alta l’attenzione. “E’ stata una sfida vincente che mi ha dato la sensazione di tornare a fare spettacolo ad alto livello – ha detto Tosi alla fine dello spettacolo, mentre fuori dal camerino era atteso dai tanti spettatori che si volevano complimentare con lui – Era convintissimo di avere individuato gli attori giusti, che sono stati straordinari e hanno affrontato la preparazione con quella dedizione che si dedica ad autori amati. Avevo già lavorato in questo dramma nel 2002 interpretando la parte di Jim O’ Connor, l’amico del protagonista, che ha una parte decisiva, ma più lineare. Ho aspettato il tempo che maturasse dentro di me la figura del narratore e protagonista Tom Wingfield, più controverso, che vive il disagio esistenziale in modo intenso interpretando i tempi”.
“E’ un personaggio autentico Amanda Wingfield, la mamma: più leggevo la parte che dovevo interpretare più mi rendevo conto dei tanti suoi aspetti che avrei dovuto cogliere – ha spiegato Eugenia Marcolli – Ho lavorato sentendomela vicina nel suo sforzo di tenere unita la famiglia, nella sua dolcezza, nella sua spensieratezza “calcata”, nella sua apparente durezza, nella “sua abnegazione – come recita il testo – che mi ha fatta diventare una strega odiata dai figli”.
“Il mio personaggio di Jim O’Connor, l’amico di Tom che si rivela di un’umanità sorprendente nei confronti della sorella Laura – spiega Michael Panta – ha richiesto una cura particolare nell’interpretazione: da macchiettistico quale poteva apparire all’inizio a quella figura che generava un mix di emozioni forti e delicate. Una figura attualissima che ho cercato di rendere il più reale possibile”.
La giovane Celeste Casarotto, interprete di Laura, ha vissuto un’esperienza emozionante ed è riuscita a creare quella figura apparentemente infantile che gioca con il suo zoo di vetro e quella dolente e amata. Molto bello il finale con lei che tiene in mano le candele e il fratello lontano che la pensa “mentre il mondo è rischiarata da lampi”. Poi, tutti sul palcoscenico, compreso Walter Longobardi, direttore di palcoscenico, a ricevere i tanti applausi.
Federica Lucchini