Sarà uno spettacolo poetico ed esplosivo la première che il Teatro Blu, in collaborazione con la giovane compagnia Kataklò Athletic Dance Theatre di Milano, presenterà il prossimo 4 giugno alle ore 21 nei Giardini Estensi. Uno spettacolo dove il teatro si mescola con le arti circensi, la danza acrobatica, le immagini multimediali e le più belle melodie di Nino Rota per omaggiare il centenario della nascita di Fellini. Il testo e la regia di Silvia Priori e Roberto Gerbolès daranno vita ad un racconto corale, affollato di personaggi fantastici, come la vita e l’immaginario del maestro; “Non faccio film -lui diceva- per dibattere tesi o sostenere teorie. Faccio film alla stessa maniera in cui vivo un sogno che è affascinante finché rimane misterioso e allusivo, ma che rischia di diventare insipido quando viene spiegato”. Fedele a questa traccia, l’atmosfera onirica, eppure così carnale e terrena, permeerà questo viaggio con la presenza di personaggi che evocano sue figure entrate nella storia del cinema: da Gelsomina, monumento di ingenuità e purezza, a Zampanò, burbero e spietato con un animo tenero, passando per il matto del paese, i clown, le contadine e i fantasiosi personaggi di Amarcord. “Si alterneranno storie di ordinaria quotidianità -spiega la Priori- scene di campagna e di festa, scene improbabili ed estreme visioni e illusioni attraverso apparizioni clownesche e coreografie mozzafiato. Ma prima di tutto il circo! Una grande passione, una lente con la quale guardare il mondo: gags comiche e momenti struggenti evocheranno atmosfere che richiamano l’universo dei clochard, immagini da corte dei miracoli. E poi luoghi così importanti nei suoi film, prima di tutto la sua città natale, la sua Rimini raccontata in “Amarcord” con i suoi personaggi immorali e indimenticabili, il fascismo, la vita lenta e densa del borgo romagnolo. Un ritratto visionario -termina- e una serie di quadri e ritratti eterogenei fortemente caratterizzanti. La campagna, la scuola, le caricature degli insegnanti del ginnasio, il pranzo di famiglia e la strada in cui gli incontri non sono mai casuali e in cui tutto avviene”. C’è grande aspettativa per questo spettacolo, soprattutto per il pubblico fedele che segue la stagione di questo centro di ricerca teatrale la cui cifra interpretativa è rappresentato dall’attenzione ai dettagli, da uno studio accurato dei personaggi che sfocia in angolature inconsuete, sorprendendo e appagando le aspettative del pubblico, Infatti, hanno arricchito gli spettatori i tanti testi presentati durante la stagione scorsa. Gli applausi frequenti a scena aperta erano il segno di una approvazione piena. Tutto era curato, anche la scenografia che nel nuovo spettacolo è ispirata ai disegni e ai film di Fellini, mentre le musiche di Nino Rota saranno interpretate da Ciro Radice (fisarmonica e pianoforte), Ciro Cima (tromba), Nicola Zuccalà (clarinetto), Stefano Risso (contrabbasso), Norberto Cutillo (percussioni). Gli acrobatic performers saranno Luca Ciulla, Luis Colombo, Giorgia Magro, Erika Ravot, Luca Zanni.
Federica Lucchini
E’ un messaggio di grande positività quello dell’attrice e regista Silvia Priori, anima del “Teatro Blu”, nonostante, scrive, “il presente metta in stand-by la vita” e soprattutto il mondo dello spettacolo. Certo, cita le pesanti perdite emotive ed economiche di un mese di marzo che solitamente è di grande fermento per la sua compagnia, considerata l’organizzazione del Festival Terra e Laghi, la definizione della tournée europea, le repliche tante e in tutta Italia, i tanti spettacoli e i laboratori per le scuole del territorio. Così li riassume: “20 spettacoli saltati, in fumo tanto lavoro di organizzazione, in fumo centinaia di mail e di telefonate ogni giorno, investimenti, decisioni in bianco e nero, incontri, scontri e promesse. Poi tutto cambia. Ma in un momento come questo -continua- noi che dedichiamo la nostra vita al teatro siamo più che necessari. Noi attori, registi, drammaturghi, cantanti, musicisti, danzatori, coreografi, organizzatori, tecnici, che come funamboli resistiamo ad altezze vertiginose aggrappati a un destino effimero. Noi che tra scossoni e cadute ci rialziamo e resistiamo affrontando paure e fragilità per essere ancora di più comunità, noi che siamo fatti di uno strano fango, caparbio, incapace di retrocedere, accettiamo le nostre sconfitte mentre ci prepariamo alla rivincita. Difendiamo il teatro, questo nostro universo delicato, evanescente, ma così necessario! E allora, mentre Roma decreta lo stato di crisi e chiude tutti i teatri, io scendo nella mia cantina, chiudo la porta e nel silenzio continuo a sognare ad occhi aperti. Penso alla nostra prossima creazione, alla grande festa che ci sarà, alla gente, ai sorrisi, alla voglia di tornare e di riabbracciarsi. E questo mio pensiero è contagio positivo, un contagio che solo il Teatro può fare. Oggi, domani, dopodomani anche con i teatri chiusi continuiamo a costruire comunità, dedicando sorrisi contagiosi, perché più siamo comunità e più voliamo alto. Teatro Blu -termina- rallenta come tutti, com’è giusto che sia, ma non si ferma e oggi continua a lavorare con gioia per domani, quando ritrovarsi sarà bello e liberatorio come non lo è mai stato”.
Federica Lucchini