– “Te la sentis de fachere custa parte?”. “Te la senti di fare questa parte?”. E’ una domanda che Natale Cadinu, 57 anni, da 35 anni emigrato in provincia di Varese, in fondo desiderava profondamente sentire, ma mai si sarebbe aspettato che gli arrivasse. E il cuore, il 23 dicembre scorso, ha cominciato a battere a mille per la contentezza e nel contempo per la preoccupazione di vivere questa esperienza che lo vedrà a breve interpretare – scelto tra 1047 persone – la parte del magistrato, dottor Falchi, nel film attualmente in lavorazione nella Barbagia, in Sardegna, dal titolo “Bandidos & Balentes”. Ha raggiunto il suo paese – Mamoiada – in provincia di Nuoro lo scorso 8 novembre, per partecipare al casting, svoltosi a Bonorva, in provincia di Sassari. “Mi sono trovato in mezzo a un mondo che conosco molto bene, essendo il mio, con tanti giovani, che indossavano il velluto nero e “sa berrita”, il tipico copricapo, e molte persone in attesa di essere esaminate dagli addetti al casting, tra cui Katia Corda e Gianluca Pirastu, che ha scritto i testi del film. Mi era stato richiesto di portare con me due foto: una con il viso in primo piano, l’altra a figura intera. Ho voluto vivere questa esperienza perché mi sentivo un po’ parte di questa storia. Gianluca mi ha posto delle domande e si è stupito, perché, nonostante la lontananza, sapessi ancora parlare bene “sa limba” (la lingua), e conoscessi bene la mentalità della Barbagia, dove sono nato e cresciuto. Era partito senza nessuna pretesa, quasi per gioco, ed ora sono felicissimo, teso come la corda di un violino. Vorrei fare tutto benissimo, per soddisfare le aspettative del regista Fabio Manuel Mulas, dello sceneggiatore Tonino Pischedda. Il film, che sarà in lingua sarda, con i sottotitoli in italiano e in inglese, ricostruisce le vicende degli anni Cinquanta/Sessanta dello scorso secolo quando in Barbagia vigeva ancora il matriarcato e le donne erano la colonna portante della società e quindi intoccabili. Il film è improntato soprattutto su questo tema. In quel periodo ci furono molti sequestri di persone e vendette a causa delle “disamistade”, i conflitti tra famiglie. Vigeva il codice Barbaricino, costituito da una serie di regole non scritte, ma sempre rispettate, che fu infranto per la prima volta nel 1978 con il sequestro di Luca Locci, che al momento del rapimento aveva solo sette anni e che sarà tra gli interpreti del film. “Sarà un susseguirsi di agguati con immagini crude. Per questo il film, della durata di due ore, che si presume verrà terminato a fine anno, sarà vietato ai minori di quattordici anni”, spiega Natale. La pellicola conterrà una scena con i Mamuthones, le tipiche maschere, scolpite nel legno annerito, indossate da uomini che portano sulla schiena 40 kg. di campanacci e coprono il capo con un tipico foulard “su muncadore”. Assieme a loro, mentre danzano un rito propiziatorio attorno al fuoco di sant’Antonio, ci saranno gli “Insohadores”, che danno il ritmo.
Natale Cadinu ama recitare: ha partecipato a rappresentazioni della compagnia teatrale “Piccolo palcoscenico di Travedona” ed ha interpretato la parte di un giornalista nel film su Gianni Rodari, girato da Maria Luisa Garzola “Il fabbricante di favole”. Si diletta, inoltre, a suonare il basso elettrico nel gruppo “Dazio vecchio”. Ora, è pronto per una esperienza che lo farà conoscere, lavorando con un regista che, grazie al film “Donoria”, ha già vinto un premio negli USA come migliore soggetto di sceneggiatura.
Federica Lucchini