Menta e Rosmarino

Per date gusto, sapore e profumo alla vita del paese

  • Comuni
    • Azzio
    • Besozzo
    • Caravate
    • Cazzago Brabbia
    • Cittiglio
    • Cocquio Trevisago
    • Cuvio
    • Gavirate
    • Gemonio
    • Laveno Mombello
    • Orino
    • Altri Comuni
  • Il Giornale
  • Libri
  • Arte
  • Chiesa
    • Don Hervè
Sei qui: Home / Comuni / Gavirate / Spettacolo teatrale-Gli artigli della memoria di e con Betty Colombo -Venerdì 24 gennaio 2014-ore 20.45 – Auditorium Comunale – Via Fermi – Gavirate

Spettacolo teatrale-Gli artigli della memoria di e con Betty Colombo -Venerdì 24 gennaio 2014-ore 20.45 – Auditorium Comunale – Via Fermi – Gavirate

 20 Gennaio 2014 |  Pippo | |

In occasione della Giornata della Memoria Gavirate ospita Betty Colombo e il suo spettacolo “Gli artigli della memoria”. La storia di una donna ebrea deportata in un campo di concentramento. E’ una salvata che si dibatte fra il dovere di testimoniare e il peso di una memoria dolorosa che si è impiantata con gli artigli nella sua carne.
 

Venerdì 24 gennaio 2014- ore 20.45 – Auditorium Comunale – Via Fermi – Gavirate

Spettacolo teatrale

Gli artigli della memoria

di e con Betty Colombo

 ingresso gratuito fino a esaurimento posti (info: 0332252463)
L’incontro è organizzato da  Provincia di Varese in collaborazione con Comune di Gavirate, Agenzia del Turismo Varese, e con il patrocinio di Ufficio Scolastico Provinciale, Prefettura di Varese, A.N.P.I. Gavirate.

 

SCHEDA DELLO SPETTACOLO

 

Una donna, ex deportata in un campo di concentramento, è invitata in un contesto pubblico a parlare della sua truce esperienza. Accetta con riluttanza, convinta che solo gli uomini sappiano testimoniare mentre alle donne è riservato il racconto dei fatti più che la loro elaborazione.

Si prepara alla serata con cura andando dal parrucchiere e questo gesto fa affiorare tutte le “manie” che il campo di concentramento le ha lasciato nella pelle: odia guardarsi allo specchio, non tocca il suo corpo nemmeno quando si lava, rifugge ogni fragranza o profumo, non si mette in fila al supermercato se deve “prendere” il numero.

Le terribili esperienze vissute da prigioniera si sono conficcate nella pelle e la memoria continua ad attanagliarla rivelando l’orrore subìto proprio attraverso i gesti più domestici che quindi rendono la vita un continuo ricordare.

Il tempo che passa allontana l’esperienza vissuta, l’elaborazione culturale aiuta a collocarla nella Storia, ma le ragioni o tanto meno le giustificazioni – ammesso che ne esistano – non possono soccorrere la mente nell’accettazione dell’Olocausto.

Quando finalmente arriva sul posto e narra la successione dei fatti della sua vita, la sua ansia sembra placarsi: pare che il racconto le dia sollievo anche perché la platea, come solitamente accade, ascolta attenta.

Ma il narrare non basta più. Al giorno d’oggi non è più sufficiente raccontare perché tutto, anche i fatti più terribili, vengono “consumati” come un prodotto temporaneo. Bisogna testimoniare e consegnare a tutti il compito di far vivere la memoria.

Sono le parole di Primo Levi che la soccorrono nel finale aiutandola con forza a passare il testimone al pubblico.

 

Cerca nel sito

  • Home
  • Contatti
  • Redazione
  • Privicy
  • Accedi

© Copyright 2013 - 2025 · Menta e rosmarino

Our Spring Sale Has Started

You can see how this popup was set up in our step-by-step guide: https://wppopupmaker.com/guides/auto-opening-announcement-popups/