Amare il proprio paese e avere davanti tante “pagine” per abbellirlo, offrendogli quel “quid” che lo rende particolare. Cazzago Brabbia ha tanti aspetti che lo distinguono: in primis, le tre ghiacciaie, realizzate per la conservazione del pesce. Ma ora c’è una attrazione che lo rende maggiormente unico: i dipinti murali, realizzati da Chicco Colombo, burattinaio, artista, stanno aumentando (sono arrivati ad essere sette) nel centro storico da poco ristrutturato dall’amministrazione ed hanno imboccato la via dei proverbi, rispolverando un vecchio progetto, mai iniziato, che portava l’imprinting di Luigi Stadera, la figura che ha incarnato più di tutti il lago di Varese. L’ultima opera realizzata sul muro di casa Orsenigo-Pigni in via Roma offre proprio la dimensione del percorso particolare che l’artista vuole intraprendere: non si ha modo di leggere il proverbio dialettale che, invece, sarà possibile conoscere nel QR posto a lato del murale. Con il cellulare si conoscerà tutto il mondo che sta dietro questo grande albero con radici e foglie particolari. Ma il proverbio dialettale lo conoscono bene i proprietari della parete: “Fa ‘me i piant de Paris che cambien i foi, ma mia i radis” (Fa come le piante di Parigi, che cambiano le foglie, ma non le radici): il saper riconoscere le proprie origini, nonostante le esperienze più variegate che si possono vivere, significa restare ancorati a noi stessi, in qualsiasi luogo. E Chicco ha creato un albero le cui radici, ancorate alla terra, contengono in embrione i paesaggi, le storie rappresentate nelle foglie. La linfa ha dato loro vita. E’ una raffigurazione gioiosa, simbolo di crescita, un racconto da godere emotivamente. Il piccolo pesce che si vede nelle radici si svilupperà assieme agli altri, come altrettanto il fiore. La soddisfazione per Colombo è creare una opera che viene condivisa da coloro che passano. “Gli spettatori creano un buon terreno, mi stimolano e mi arricchiscono -afferma- Mi piace questo modo di dipingere tra la gente che viene apposta per vedermi. Costituisce un insieme di attrattori con i loro commenti costruttivi”. Le interruzioni sono frequenti e la ripresa avviene anche seguendo i loro consigli. Decine di persone ora attraversano Cazzago Brabbia e Chicco è consapevole di rendere particolare il luogo dove vive. “Parto dal digitale per arrivare al manuale”, spiega. Il bozzetto è realizzato sul tablet con l’approvazione del proprietario delle case interessate al dipinto. Il momento creativo sviluppato con la tecnologia è intessuto di dialogo tra l’artista e l’osservatore. Poi, al via la manualità con i pennelli e i colori acrilici sullo sfondo della strada che diventa luogo di incontri e di vita. Ogni dipinto finora realizzato verrà caratterizzato dalla presenza del lettore QR: si avrà modo di udire la voce dell’artista che lo spiegherà nei dettagli, dalla genesi allo sviluppo fino al risultato finale. In quel QR c’è il cuore di Colombo. Nei negozi sarà possibile trovare una mappa di tutte le opere in modo di dare origine a una passeggiata narrativa. Momento felice generato da un burattinaio (tale è Colombo) “certificato” pittore con la partecipazione alla mostra allestita al castello di Masnago nel 2019 nell’ambito della rassegna “Nature Urbane”.
Federica Lucchini