Come ribaltare l’esclusione e fare rinascere la buona politica. E’ la finalità del libro, in stampa, scritto dal sindaco Silvio Aimetti, dal titolo “Il viaggio dell’inclusione – 18 dialoghi con il territorio”. “Dopo aver valutato con mano l’incapacità dei partiti di parlare in modo disinteressato ai cittadini, chiudendosi in una torre d’avorio – spiega – essendo io per il servizio e non per il potere, ho voluto scegliere la strada del dialogo, parlando con la gente, grande forza che deve essere inclusa ed ascoltata, ripartendo dal territorio. Il mio è stato un viaggio – incontro con persone di grande valore che portano un contributo fattivo in diversi campi e con competenza e coraggio tutti i giorni mandano avanti il nostro Paese”. Così il libro spazia in diversi campi dal sociale, all’impresa, la lavoro, alla scuola, all’innovazione, alla cultura, alla pubblica amministrazione, allo sport, alla religione, alla salute, all’ambiente e territorio”. Quindi dall’ascolto alla proposta attraverso il dialogo. Si avrà modo di fare la conoscenza con 18 figure rappresentative del nostro territorio aperta da una loro breve biografia e da una loro citazione: Cristina Boracchi, preside Liceo Classico Crespi di Busto Arsizio, Luca Spada, presidente e Ceo di Eolo S.p.a, Maria Grazia Crippa, associazione Somsart, Fabrizio Brogi, presidente Nau S.p.a. , Barbara Mesetto, presidente di Lega Ambiente Lombardia, Roberto Bof, giornalista e molto altro, Fabio Aimini, studente universitario, Simone Foti, presidente Comitato locale CRI del Medio Verbano, Roberta Bettoni, cooperativa lotta contro l’emarginazione, Simone Franceschetto, product manager, Carolina Perfetti, segretario regionale Spi Cgil, Edoardo Zin, già insegnante e vice presidente Fondazione Schuman, Laura Cavallotti, ex sindaco di Tradate, Pietro Zoia, medico ex direttore generale di aziende ospedaliere, Bashkim Sejdiu, imprenditore, inventore dell’App Infostranieri, Vittorio Cosma, artista e compositore, Umberto Rega, esperto di formazione aziendale e don Luigi Milani, vice parroco di Gazzada Schianno e Lozza. “Un grazie di cuore a tutti loro – conclude Aimetti – e a Benedetta Galante Gnocchi, che mi ha fatto capire quanto sia semplice scrivere un libro”.
Federica Lucchini