Le motivazioni della scelta sono in una frase dialettale che evidenzia il legame con il luogo delle sue radici: “Indua se nass ghe se voer ben anca ai sass” (dove si nasce si vuole bene anche ai sassi). “Si ricomincia, mettiamoci la divisa per la prossima corsa – spiega – Fare il sindaco nel Posto in cui si è nati, dove sono vissuti i propri Nonni e dove vive ancora un proprio Genitore, ha un senso di appartenenza unico. Ho scelto un proverbio locale, per descrivere questa sensazione. Il dialetto talvolta riesce a riassumere, in una frase, l’essenza profonda di una Popolazione e non ha un colore politico, non lo avrà mai. Quando penso alla mia gente per me questa è rappresentata da parole come laboriosità, onestà, generosità, riservatezza e solidarietà. Sarebbe bello vedere, in questi mesi che ci porteranno alle elezioni comunali, tante foto di Comerio scattate da Persone provenienti da altre parti del nostro Paese o da altri Stati, con questa frase “tradotta” nei loro dialetti o nelle loro lingue.
Sono certo che troveremmo ancora più motivi di incontro per vivere Comerio, rendendolo sempre più bello ed accogliente”.
Aimetti guida da cinque anni una lista civica denominata “Il gelso” ed è stato per due mandati in minoranza. Ha vissuto una lunga esperienza in Croce Rossa nell’attuale Comitato locale del Medio Verbano dapprima come semplice volontario fino a divenire delegato, commissario, presidente, ruolo che ha lasciato per dedicarsi alla vita amministrativa.
Federica Lucchini