Questa sera (giovedì) alle 21 ci sarà la preghiera del rosario per la dirigente.
Per partecipare alla riunione video, fai clic su questo link: https://meet.google.com/ckh-kxhh-hzf
Rete55
Addio prof Raineri, al via una raccolta in suo nome
Si è spenta ieri mattina (6 maggio) all’hospice di Varese Marina Raineri, 56 anni, dirigente dell’Istituto Statale di Istruzione Superiore “Stein”. Il cordoglio è corale, tanto è stata stimata anche come insegnante e come persona. Dal 2014, dirigente dell’Istituto “Einaudi” di Varese, si era trasferita da quest’anno a Gavirate, nella “sua” scuola. Aveva ritenuto umanamente coinvolgente e arricchente l’esperienza a Varese dove aveva lavorato con la sua innata competenza e sensibilità per qualificare la presenza dell’Istituto sul territorio, non dimenticando quell’attenzione ai ragazzi che la contraddistingueva. Ma sapeva che il suo tempo sarebbe stato breve: quell’intruso che si era insediato nel suo fisico dal 2015 stava avendo il sopravvento. Mai aveva desistito nel lottare: nessuno che non avesse saputo della sua malattia, avrebbe pensato che fosse bisognosa di cure estenuanti. Era impeccabile, sorridente, efficiente. Tornare a Gavirate per lei ha significato chiudere il ciclo nella scuola dove aveva insegnato per 20 anni Materie Letterarie e Latino e dove aveva assunto la funzione di collaboratrice del dirigente e poi vicaria. Era lo stimolo per lottare ancora di più. E anche se certe mattine per lei era veramente difficile alzarsi, non mancava mai di ascoltare un ragazzo o di convocarlo, non per rimproverarlo, ma per intraprendere con lui un percorso costruttivo. Sapeva guardare negli occhi i ragazzi. “Si è spenta la nostra luce”: nel commento di una docente ieri mattina è racchiuso tutta la lezione grandiosa di vita che la Raineri ha saputo dare fino alla fine: nell’essere sempre da stimolo e nel sapere accogliere, ascoltare, capire e imparare. Era molto orgogliosa di due libri, recentemente pubblicati per ora solo sul sito della scuola, scritti da due classi dell’Istituto. Era felice di aver fatto a tempo a scriverne le prefazioni: “La democrazia si nutre dell’impegno di ciascuno. Da educatori ci siamo chiesti come mostrare ai giovani che la partecipazione attiva alla vita di una comunità può diventare un’irrinunciabile e appagante espressione di sé, mentre l’astensione essere una forma di incompletezza”. Questo era un tema cardine del suo insegnamento. Andava di pari passo con quello di una società inclusiva che comprendeva anche i detenuti, fino ad accompagnare i ragazzi dentro le mura del carcere di Bollate e invitare un carcerato a scuola perché attraverso la sua testimonianza, resa senza fare sconti a se stesso, si potesse assieme convergere verso una società aperta. Oggi (7 maggio) alle ore 21, cliccando su questo link https//meet.google.com/ckh-kxhh-hzf, sarà possibile partecipare al rosario video per Marina Raineri.
Federica Lucchini
Un messaggio ricevuto dal prof. Palazzi
Buongiorno prof. Palazzi,
siamo i genitori di Hussein.
Volevamo dedicare un messaggio in questo momento difficile e dire che siamo vicini.
Lei e la prof. Raineri siete stati due distinti educatori per tutti i ragazzi così come per Hussein.
Siamo certi che la scuola ieri ha perso qualcuno di davvero importante, ma che ne rimarrà un vivo ricordo in tutte le persone che avuto modo di conoscerla.
Le nostre più sentite condoglianze. Amina e Ahmad
Dal sito dell’Istituto Statale di Istruzione Superiore “Stein”
Era molto orgogliosa di due libri, recentemente pubblicati , scritti da due classi dell’Istituto. Era felice di aver fatto a tempo a scriverne le prefazioni: “La democrazia si nutre dell’impegno di ciascuno.
Pubblichiamo le due prefazioni
(Clic sulla foto)
Varesenews
Bella Lettera pubblicata da Varenews
Succede. Succede che un giorno, nel mezzo di una pandemia mondiale, in un paesaggio gia’ difficile ed anomalo, un punto di riferimento viene a mancare.
Succede. Succede che per gli studenti dell’ISIS Stein una certezza si spenga.
Succede. Succede che da oggi la scuola, la nostra scuola, non avrà più il suo faro illuminante. La Preside, la nostra Preside ci ha lasciati.
Non possiamo elencare pagine di ricordi, il destino ha voluto che Lei rimanesse con noi poco tempo, non lasciandoci nemmeno la possibilità di abituarci alla Sua presenza.
Possiamo però fermare il nostro pensiero su quello che Lei ci ha dato, direttamente o tramite i suoi collaboratori.
Possiamo pensare ai cambiamenti che stava apportando, possiamo sperare che qualcuno in futuro porterà avanti i Suoi progetti.
La Sua scrivania ora e’ vuota, ma il Suo sorriso ancora aleggia nei corridoi, nei nostri pensieri.
Succede. Succede che all’Istituto Stein torneremo a scuola, ma la Nostra Preside non sarà lì ad accoglierci.
Rimarrà nei nostri cuori, nei cuori di tutti, nella memoria futura per il breve ma intenso e tormentato periodo che Lei ha passato con noi.
Rimarrà la Preside che nonostante la sua guerra personale già dolorosa e devastante, ha dovuto affrontare anche la pandemia del 2020.
Sempre a testa alta, sempre con l’attenzione rivolta alla Sua scuola.
Succede. Succede che Lei Cara Preside non sarà più fisicamente con noi, ma rimarrà coLei che ha scritto una pagina importante nella vita dei Suoi alunni, dei Suoi collaboratori e della Sua Scuola, la nostra scuola.
“QUELLA CHE IL BRUCO CHIAMA FINE DEL MONDO, IL RESTO DEL MONDO LO CHIAMA FARFALLA” (Lao Tzu)
Vogliamo pensare che Lei sara’ la nostra farfalla, la farfalla che volera’ leggiadra sopra la nostra scuola e
sulle spalle dei suoi cari.
I geometri di 1,2,3,e 5 CAT dell’ISIS Stein non la dimenticheranno mai.
I docenti dell’Istituto Einaudi ricordano la collega recentemente scomparsa con una lettera aperta
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