Proprio ieri ho appreso, con mio grande stupore, di una pubblicazione apparsa sulla rivista “Menta & Rosmarino” di un articolo intitolato “San Bernardo di Chiaravalle o San Bernardo d’Aosta?” e in primo piano foto della “targa descrittiva” che ho apposto accanto alla mia ultima scultura di San Bernardo inaugurata settimana scorsa, evidenziandone un mio presunto errore di informazione…
La fonte da cui ho appreso che il Santo protettore della Chiesa del Cerro e raffigurato sull’affresco fosse “San Bernardo di Chiaravalle”, è stata proprio la rivista “Menta e Rosmarino” (quella che ora mi sta accusando dell’errore) in cui, sia in un primo articolo “Antiche tracce artistiche in paese” pubblicazione cartacea n.7 dell’aprile 2004 e successivamente in un secondo articolo “Cocquio Trevisago – Alcune presenze artistiche in paese” – pubblicazione online del 13 settembre 2018, questo Santo veniva esplicitamente identificato come S. Bernardo di Clairvaux (ovvero San Bernardo di Chiaravalle).
Non sono uno storico e non mi dedico ad approfondire cultura e tradizioni locali, nell’opera che ho realizzato la mia professionalità è stata di curarne gli aspetti costruttivi , proporzioni , prospettive, espressioni dei visi, corretta anatomia umana per la raffigurazione dei volti e delle mani…. per quanto concerne gli aspetti storici invece, mi sono affidato alle pubblicazioni apparse su questa rivista locale, frutto della preziosa opera di un’associazione culturale e che ormai da moltissimi anni si prodiga per mantenere viva e diffondere quella cultura popolare che invece andrebbe persa….
A fronte di quest’ultimo articolo mi trovo sicuramente nell’imbarazzo di aver trasmesso un’informazione storica non corretta, ma come detto, mi sono affidato alla professionalità di chi opera in un ambito differente dal mio, ovvero di un’associazione culturale che cura una rivista di approfondimento della storia e tradizioni locali.
Come esposto durante l’inaugurazione di settimana scorsa, la mia volontà è quella di creare nel piccolo borgo del Cerro un museo a cielo aperto, ove ogni opera che andrò a realizzare possa trasmettere un “pezzo” di storia locale…,
ma dopo quanto successo mi rendo conto che nelle prossime sculture dovrò valutare bene e con certezza la storia che vorrò raccontarvi, onde evitare di incombere in errore, come quello appena fatto. Tutto ciò non sarà facile in quanto come tutti sappiamo , molte delle storie e leggende dei nostri borghi sono giunte a noi attraverso una semplice trasmissione verbale tramandata da varie generazioni e senza alcuna documentata fonte certa ….
Credo nel mio paese, credo nelle persone che ci abitano, e per realizzare il mio progetto invito tutti ad aiutarmi, offrendomi le proprie conoscenze della storia locale … leggende, cultura e tradizioni…e sono io, in prima persona, a cercare il dialogo con tutti coloro che ci abitano, un confronto costruttivo con consigli, suggerimenti e critiche… , quindi per il futuro inviterei e sicuramente apprezzerei maggiormente un raffronto prima di scrivere e pubblicare articoli un po’ denigratori su quanto fatto.
E’ sicuramente apprezzabile il fatto che l’apposizione della mia scultura intitolata per l’appunto a San Bernardo abbia suscitato l’interesse di voler ricercare dati storici “certi” legati alla Chiesa del Cerro, ciò che invece mi lascia un po’ perplesso è l’aver sottolineato un mio presunto errore con un bel primo piano della mia nota descrittiva apposta accanto alla scultura realizzata….
A fronte di tutto questo e rinnovando le mie scuse non essendo stata mia volontà quella di voler trasmettere un’errata informazione della storia locale, ho deciso di togliere la targa descrittiva , e lascio l’onere a coloro che vorranno approfondire questo aspetto culturale di voler riapporre una nuova targa che possa contenere corrette e certe informazioni storiche.
Sergio Terni
L’immediata risposta di Alberto Palazzi
Credo che Sergio abbia del tutto equivocato: non sono neppure sfiorato dall’idea di “accusare” qualcuno, e tanto meno lui (che merita solo lusinghe)!
L’occasione dell’inaugurazione della scultura (alla quale ho partecipato) mi ha indotto ad approfondire la ricerca sul San Bernardo di Cerro e, in seguito alla stessa, ho maturato la convinzione che potesse trattarsi di San Bernardo di Aosta (e non San Bernardo di Chiaravalle, come ho sempre creduto).
Comunque rimane fortissimo il dubbio: San Bernardo di Chiaravalle o San Bernardo di Aosta?
Per la qual cosa dalle pagine del sito ho chiesto di avviare un confronto e ho già appreso con soddisfazione che anche Don Fabio approfondirà la questione.