– L’altruismo in volo. Domani 18 febbraio, Deborah Iori – la mamma affetta da mitocodriopatia, aggravata da varie complicanze, una rarissima malattia che non ha cure adeguate in Europa e non è riconosciuta dal nostro Sistema Sanitario Nazionale – partirà dalla Malpensa alla volta di Dallas, nel Texas. Alla clinica Enviromental Health la attende il dottor William Rea per modificare i dosaggi delle terapie adeguandole al suo stato attuale. E tutto questo è possibile grazie esclusivamente al contributo di moltissime persone, associazioni che hanno risposto all’appello del Comitato Pro Deborah o di loro iniziativa hanno creato eventi per raccogliere fondi. E’ un viaggio delle speranza ma ben diverso dal primo, effettuato nel maggio 2015, quando per il suo trasporto era stato utilizzato un aereo decontaminato esclusivamente per lei e le sue condizioni erano pressoché disperate. Ora l’attende un volo di linea. E’ questo il dato che fa comprendere come sia migliorata la sua qualità di vita. Ritornerà il 20 marzo. Nel corso di quest’anno sarà necessaria una nuova partenza; così ancora per tre anni: “Ogni sei mesi, infatti – spiega Deborah – è indispensabile un controllo delle terapie”. Dietro a questa notizia felice, non si può dimenticare l’impegno disinteressato di molte persone che si sono spese con entusiasmo per far sì che il costo di tutto questo viaggio e delle cure fosse coperto. E’ un’esperienza da vivere il partecipare alle manifestazioni che via via vengono organizzate, per rendersi conto di come possa fare bene dedicarsi a questo scopo: a partire dagli organizzatori, che in primis lavorano con passione e precisione, agli artisti che ci mettono l’anima per offrire serate di grande qualità, al pubblico che non lesina gli applausi, alle persone che preferiscono contribuire nel silenzio. “Grazie. Grazie di cuore – afferma Deborah – se non ci foste voi, io non sarei qui”.
Federica Lucchini