“Fisicamente saremo lontani, ma non dentro di noi: cammineremo assieme verso un’unica meta che ha come centro il Vangelo”. Ieri nella chiesa di san Giovanni, le parole di don Piero Visconti, parroco ora a Castano Primo, durante la messa di saluto della comunità della Santissima Trinità che l’ha visto come guida in questi anni, sono state accolte con uno scroscio di applausi. Se c’è un’ immagine che può dare la dimensione di questa cerimonia solenne e sobria è quella di un cerchio che si è stretto attorno a lui facendo sentire l’autenticità del suo ringraziamento con gesti discreti, ma veri, per il tempo trascorso con lui all’insegna di un percorso di fede profondo. In questo “cerchio”, che ha fatto sentire l’applauso per ben due volte, hanno trovato spazio i ragazzi dell’oratorio che gli hanno dedicato i canti, la Schola Cantorum, le autorità civili (dal sindaco Silvana Alberio, al suo vice Massimo Parola, all’assessore all’Urbanistica Enrico Brunella, all’assessore ai Servizi Sociali Valeria Musco, al consigliere delegato all’Ecologia Cristina Biganzoli, al capogruppo Giulio Amato, ai consiglieri di minoranza Gianni Lucchina e Franco Interdonato) e militari con il maresciallo della stazione dei carabinieri Giacomo Indelicato e i tanti fedeli provenienti dalle quattro parrocchie della Comunità Pastorale. Tra i sacerdoti che hanno concelebrato, accanto a don Mario Papa, a don Elia Salvatore e a don Andrea Gariboldi, monsignor Inos Biffi, già coadiutore a Gavirate, sempre presente nei momenti significativi della parrocchia. Il bilancio di questi anni, alla luce della lettura evangelica, che ha visto “la comunità muoversi in sintonia con il Vangelo, a vivere il miracolo di scelte coraggiose e la quotidianità aperta ad una nuova trasparenza”, ha costituito l’invito a vivere la bellezza di uomini liberi. Tra i doni posti sull’altare un libro sul pittore Marc Chagall che ricorda – come è stato letto – “la passione e il desiderio di don Piero di ricercare la bellezza che nell’arte fa scoprire l’uomo nella sua armonia, pienezza e fede. Ti chiediamo, o Signore, di custodire il dono che lui ci lascia perché anche noi mettiamo passione nei piccoli gesti di ogni giorno, che rendono la vita straordinaria”. Non è mancato un ringraziamento anche a mamma Anita e a papà Vittorino, sposi da sessantacinque anni, che accanto al figlio sacerdote, in questi anni hanno testimoniato il loro amore per la chiesa di Gavirate.
Federica Lucchini
Dal Web
Video di repertorio
Il video di celebrazione degli Ado di Gavirate per i 40 anni di messa del parroco don Piero Visconti