“Spesse volte ci guardiamo l’un l’altro in faccia vedendoci così lacerati di fame, di sonno e di paura. Le lacrime ci riempiono gli occhi come bambini”. Parole forti estrapolate da una lettera dal fronte del primo conflitto mondiale che sabato 3 novembre alle ore 21 al teatro Niemen verranno lette nel contesto dello spettacolo teatrale “Ta-pum”, liberamente tratto dalla novella “La paura” di Federico De Roberto. Messo in scena dal gruppo teatrale “Quarta parete”, che ha sede presso le officine creative di Barasso, questo atto unico di Angela Penna porterà sul palcoscenico uno spaccato di vita di trincea di quegli anni difficili anticipato dalle lettere che i soldati inviavano alla famiglia. Si tratta di testi originali, letti dalle donne in apertura che vedranno protagonisti giovanissimi mandati a morire sapendo di morire. Il canto che dà il nome allo spettacolo separerà la lettura dalla recitazione durante la quale portante è il concetto di codardia, introdotto dal codice di disciplina militare: prevedeva la fucilazione sul campo per mano dei compagni di trincea. “E forse che non siamo qui per dare la nostra pellaccia? Non ci siamo preparati tutti a crepare dal giorno che partimmo?”, dice un tenente nel testo. La scenografia sarà essenziale, costituita da sedie e filo spinato. “Sono passati forse troppi anni per tenere a mente. Cento. Da una guerra senza via di scampo. E lo hanno capito per primo le nostre donne”, afferma l’attore Dante Melito. Lo spettacolo a ingresso libero con contributo volontario è inserito nella rassegna “Incontri d’autunno” organizzato dall’amministrazione comunale con la partecipazione del Circolo culturale de Biandronn.
Federica Lucchini