– Il rilancio del progetto accoglienza a Comerio, dopo due anni di esperienza, ha l’appoggio della comunità ed è pronto per essere il primo in provincia, in sinergia col comune di Besozzo, ad intraprendere il percorso del bando Ministeriale Sprar (Sistema Protezione Richiedenti Asilo e Rifugiati): questo è il dato saliente scaturito dalla serata nel salone dell’oratorio, organizzata dalla Comunità pastorale della Santissima Trinità e dal Comune, dal titolo “Due anni di accoglienza”. Fra i cinquanta presenti, rappresentanti di molte associazioni del paese. Il nuovo tratto di strada troverà nella parrocchia un compagno di viaggio, come hanno evidenziato le parole del parroco don Maurizio Cantù, che ha aperto la serata. Il tramite che permetterà questa nuova esperienza, promossa dal Ministero degli Interni, è costituito dalla Colce (Cooperativa Lotta Contro l’Emarginazione), che finora ha gestito l’accoglienza a Comerio e che ha vinto il bando predisponendo il progetto ora depositato presso il Ministero. Dopo l’intervento del sindaco Silvio Aimetti, il quale come rappresentante della Rete Civica dei Sindaci per l’Accoglienza ha sottolineato che il fenomeno attuale non è traducibile in una invasione, ma, se governato con intelligenza, anche in un ambito di proiezione demografica, costituisce un’opportunità, la presenza dei rappresentanti della Cooperativa – Silvia Antonetti, Martina Vitalone, Fabio Caso – ha puntato sull’importanza dei piccoli progetti di accoglienza diffusa. Applaudito l’intervento di Sidap, un ragazzo del Gambia, mediatore culturale, che ha toccato i cuori dei presenti raccontando la sua esperienza all’insegna dell’aiuto concreto e disinteressato in Italia: “Ora io aiuto i nuovi arrivati e do loro speranza, perché io ho visto le mie speranze diventare una realtà”.
Federica Lucchini