Il direttore esprime una riflessione potente e urgente su ciò che stiamo vivendo oggi. Ci invita a prendere coscienza di una crescente insoddisfazione, che nasce non solo dagli eventi attorno a noi ma anche dalle emozioni che sperimentiamo ogni giorno. Sottolinea come la società sembri aver perso punti di riferimento stabili: manca una visione collettiva, valori condivisi e ideali in cui riconoscerci. Ricorda che il senso di comunità si dissolve quando ciascuno pensa solo ai propri interessi. Richiama al rispetto della natura, oggi sfruttata senza limiti, e mette in guardia contro una tecnologia che rischia di prendere il controllo delle nostre vite, spezzando il legame vitale con il pianeta e l’umanità. Esorta a non inseguire ciecamente denaro, successo o l’ultima novità tecnologica. Propone invece di riscoprire valori autentici: relazioni umane, rispetto per l’ambiente, solidarietà, giustizia e spiritualità. Conclude che è tempo di rimettere al centro l’essere umano e il suo rapporto profondo con ciò che lo circonda, e che gli articoli del numero incarnano questa visione.