Ridatemi la scuola! 25 Agosto 2020 | Pippo | | RIDATEMI LA SCUOLA! Mi chiamo Domitilla e sono una bambina con i capelli rossi e l’aria sbarazzina e come certamente potete immaginare, frequento tutti i giorni la scuola elementare. Però, tutto ad un tratto, il mondo s’è fermato e, per un maleficio, s’è come addormentato. Per uno strano virus, mi ha detto mamma mia, ovunque sulla terra or c’è una pandemia. Con questa parolona, usata raramente, si indica un flagello mortale ed inclemente, che in un battibaleno e assai subdolamente, si spande in ogni dove e in ogni continente. Infatti, per un microbo minuscolo e fetente, che cerca in ogni modo di entrare nella gente, ognuno, per potersi bene tutelare, si deve, suo malgrado, in casa barricare! Quindi, per evitare di farci contagiare, i compagni di scuola non possiamo incontrare, dobbiam lavar le mani con l’acqua e l’amuchina, e mettere sul viso anche una mascherina. Ormai tutto il mio mondo è chiuso in una stanza e al posto della scuola, didattica a distanza e per fare lezione, voi non ci crederete, ci connettiamo ad internet e navighiamo in rete! Questa piacevolissima e bella novità, nei primi giorni ha fatto la mia felicità, ma dopo qualche mese, non dico una bugia, della mia vecchia scuola ho tanta nostalgia. Eh sì, mi son stancata di stare sempre sola, e sento la mancanza della Maestra Lola. Mi mancano gli amici, l’allegra campanella, il Preside, il bidello ed anche la bidella, il trillo della sveglia che al mattino mi desta e che fuori dal letto mi fa balzare lesta. Desidero di nuovo mettere il grembiulino e, con lo zaino in spalla, attendere il pulmino. Voglio tornare presto al mio piccolo banco, sedermi nuovamente vicino a Pino e a Franco, scrivere col gessetto sulla grande lavagna e sopra la cartina indicare la Spagna. Mi mancan l’intervallo, i giochi nel cortile, gli scherzi e le battute che fanno divertire, il sorriso sdentato di Giada e di Amadu, il tenero Giole, che ha un cromosoma in più. La scuola, quella vera, è fatta di persone di suoni, di profumi e di parole buone, di adulti che ogni giorno ritornano bimbetti e prendono per mano i loro scolaretti. E’ fatta di quaderni a righe ed a quadretti, di gomme, cancellini, di fogli e di gessetti, di risate, sorrisi e qualche lacrimuccia, versata da un bambino che un ginocchio si sbuccia. La scuola ti permettere di crescere e sognare e di imparare a credere in quello che sai fare. E’ il luogo in cui si formano i ricordi e gli affetti, dove spesso si creano i legami più stretti. Per questo spero proprio, lo dico fuor dai denti, che la scuola, in settembre, riapra i suoi battenti, decretando la fine di questo momentaccio e accogliendoci ancora nel suo materno abbraccio. Quindi, con tutto il fiato che ho dentro ai polmoni, voglio gridare al mondo tutte le mie ragioni! RIDATEMI LA SCUOLA, però quella reale, basta, mi son stufata di quella digitale! P.S: Proprio adesso hanno trasmesso alla tele la notizia che il Governo ha decretato che la scuola alfine inizia! Non sto quasi nella pelle, siete pronti per la ‘ola’ ? A settembre, finalmente, si ritorna tutti a scuola!!! Sara Boldetti Related Images: