Edoardo tra premi e onorificenze
Ci sono amici che non avresti mai immaginato di incontrare anche solo per una sostanziale differenza di età, ma che hai incontrato sul tuo cammino, quando con foglio e penna andavi alla ricerca di qualcosa di bello su cui appoggiare la tua curiosità. Ho incontrato Edoardo ascoltandolo, rimanendo in silenzio a sentire i suoi racconti, accompagnati dallo stile empatico del suo sguardo, dei suoi sorrisi, dai gesti espansivi delle sue mani, da quello stile umano che contraddistingueva sempre il suo racconto. Un uomo, un alpino, un artista amante del legno, un solerte coltivatore di tarsie, di angeli da sostituire, di macchine da cucire da <raddrizzare> e inviare nel continente africano, un amico pronto a lanciarti la sua àncora di condivisioni, il suo esserti vicino con lo sguardo e con il cuore in ogni occasione. L’ho incontrato varie volte nella sua casa, nel suo giardino, a casa mia, nelle feste del paese, quando con passo svelto e pesante imprimeva il passo alla sua squadra oppure quando in età ormai avanzata e con qualche acciacco teneva desta la mia curiosità mostrandomi foto, attrezzi, intarsi e restauri fatti con creatività e destrezza. Sempre allegro, posato, con uno sguardo generoso e attento, capace di accompagnare anche i momenti più duri legati alla guerra, con la sincera generosità di chi sapeva trasformare il dramma in coraggio. Imprevedibile, umanissimo, capace sempre di sdrammatizzare anche quando l’approssimarsi della morte determina momenti di naturale disorientamento. Mai timoroso, lamentoso, sempre all’erta per essere pronto, per non lasciarsi cogliere di sorpresa, come quando montava di guardia per difendere la vita degli amici, coinvolti come lui nell’imprevedibile dispersione di una guerra assurda. Edoardo è l’immagine di una purezza che s’incontra di rado, composta di coesione e riservatezza, di voglia di essere senza apparire, presente sempre nelle fasi acute di un dramma, quando il mondo gira spesso la testa dall’altra parte per non ricordare, timoroso d’incontrare l’altra faccia delle verità.
Edoardo mentre aggiusta una macchina da cucire
Edoardo con la sua produzione