Credo di far parte di quei pochi anziani che hanno avuto la fortuna di nascere sulle rive del nostro lago quando era sano e di avere la sfortuna di essere uno dei reduci delle numerose battaglie, purtroppo tutte perse, fatte per la conservazione della purezza dell’ambiente lacustre.
Ne ho bevuta l’acqua imparando a nuotare.
Eravamo negli anni cinquanta, nella bella stagione la mia casa, e quella degli amici di allora, era il bosco dei “Bött, ul riaa”, la foce del Tinella e, naturalmente, il lago.
La stagione iniziava il 1° maggio, eccezionalmente il 25 aprile, e durava fino a tutto settembre.
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