LE SERATE.
E le serate estive su ad Arcumeggia?
Correvano per i prati a cercare le lucciole, ci esibivano col coretto in piazzetta, un coretto fatto di tutti i bambini, piccoli, grandicelli, intonati, meno intonati….
Andava sempre bene, noi ci si divertiva e il pubblico era esultante.
La piazzetta gremita di Arcumeggiani, Villeggianti, e “gent foresta”….
I “Vusa Pen”, con le loro commedie dialettali erano da sganasciarci dal ridere, e il coro dei grandi, echeggiava per le vie strette del paesello.
Ma mica tutte le sere, c’erano lucciole, cori o teatri….
A volte correvano in giro cosi per correre, giocavamo a nascondino, a elastico, a palla oppure semplicemente ci sedevamo a chiacchierare.
Capitava anche che qualche “vecchietto o vecchietta”, nelle serate in cui imperversava qualche temporale, ci arrivasse per raccontare una storia…dal momento che in quei favolosi anni 70 /80,pochi possedevano un televisore e comunque Rai uno, rai due e se eri fortunato la svizzera….
Noi bimbi stavamo tutti attentissimi a quei racconti, con gli occhi sgranati e le bocche spalancate, alla luce di un camino o di una lampadina un pochetto smorta…
E….che storie gente!!!!!
Streghe, che se non gli davi la focaccia promessa ,salivano le scale dicendo..ad ogni scalino, giusto per farti star tranquillo:”varda che sum su de vun, varda che sum su de du….”,finché arrivava davanti alla stanza dei bambini che per barricarsi avevano spostato tutto il mobilio davanti alla uscio, ma….la strega si trasformava in formica, passava il buco della serratura e…..gnam…Si pappa a i pargoli, e lasciava dei sacchettini pieni pieni di ossicini loro per mamma e papà…..
Questa era la Frolinda.
Che a detta di mia nonna Polonia,abitava sul fondo del lavatoio….
Poi c’era la Zuca Morta, altra creatura, metà strega o spirito con la testa di zucca.
Lei era stata una donna bellissima, e il marito un giorno la sorprese con l’amante….
L’amante se la diede a gambe levate, intanto che il marito strozzava la bella moglie…..
Pentito subito…E disperato…..la seppellì nel suo orto e ci seminò delle zucche, che crebbero bellissime, una in particolare….
In paese racconto che la moglie era andata a curare una zia malata, a Milano o giù di la…..
Lo spirito con la testa di Zucca, andava in giro con catene pesanti che facevano un rumore infernale, per le vie del paese ,sul selciato, gridando al calar del sole fino al suo sorgere: Vergine, vergine, verginella,!!!!salva con un bacio questa anima bella!!!!”,ma forse perché, anche allora di vergini non ce ne erano tante come si pensa, o forse per sfortuna….comunque sta di fatto che sta povera anima continuava ad andarsene in giro….
Ma una sera di carnevale, pare che una ragazzina, se la trovò dinnanzi, e scambiandola per una maschera, dopo una risata la baciò, ed essendo la ragazzetta vergine, liberò la zucca morta, dalla sua pena…E finalmente in tutta la sua bellezza se ne sparì Mel cielo con.la prima stella della sera.
Poi, c’era “il giuanin senza pagura”,una specie di gigante uomo nero, che aveva occhi di brave e beveva vino dai teschi…..
A tutto ciò, aggiungiamo che i morti dal cimitero, se ci andavi la sera, li potevi vedere scheletrico che giocavano a tresette sulla bara, e, che se ti vedevano ti tiravano sotto terra, che sul “Grop lung” al “pian delle Noci” e al Cuvignone, se guardavi bene era pieno di fuochi e quindi di streghe che si incontravano coi diavoli, e che il temporale, altro non era che il diavolo che menata la sua carriola per l aria, piena di dannati da portare giù alo inferno.
E noi eravamo bambini, tranquilli tranquillissimi, dopo quelle storie…..
L unica roba è che non avevamo voglia di dormire da soli….dopo….
A pensarci ora, mi dico che i film di Dario Argento, in confronto barzellette
Ascolta Gregorio Cerini nel video del DVD