Con un intervento coordinato di vari gruppi di Protezione Civile ieri è stato ripristinato il tratto di strada alle falde del Campo dei Fiori, nella localita Ca’ del Monti, non percorribile dopo i violenti temporali di domenica scorsa. Si è trattato di una operazione impegnativa che ha visto la presenza di 26 volontari di Protezione Civile di Gavirate, Biandronno, Casciago, Fagnano Olona, Gorla e del gruppo Ana di Varese, che hanno messo a disposizione le loro competenze e i loro mezzi (due escavatori e sei camion da carico), operando in due colonne mobili: una è intervenuta da subito (i lavori sono stati terminati in mattinata) in via Armino e via Scalarini sgomberando i materiali rimasti dopo l’alluvione e liberando i tombini. Gli altri si sono dedicati a quella che era l’operazione più complessa e più urgente: collegare cinque abitazioni, prospicienti la strada completamente dissestata, rimaste isolate al resto del paese. L’azione è stata concordata tra l’amministrazione comunale e la Provincia in seguito ad un incontro, avvenuto giovedì scorso in municipio a Gavirate, tra la sindaca Silvana Alberio e il suo vice Massimo Parola e il consigliere delegato provinciale alla Protezione Civile, Alberto Barcaro. Dopo i ringraziamenti da parte degli amministratori comunali per l’aiuto determinante della Provincia nell’invio dei volontari, il punto centrale dell’incontro ha riguardato la risoluzione del grave problema che avrebbe comportato l’intervento di ditte esterne, aggravando ulteriormente le spese, già consistenti. “Vista la gravità della situazione e rendendosi conto che il comune per farcela con risorse proprie avrebbe dovuto avrebbe dovuto usare tutte le sue risorse, la Provincia è venuta incontro all’esigenza del territorio di Gavirate”.
Ieri, con Parola, presente a tutte le operazioni, Barcaro ha effettuato un secondo sopralluogo nel pomeriggio (il primo era avvenuto giovedì scorso), lungo la montagna sopra le cinque abitazioni, quando già 120 metri di strada, dei 250 complessivi, erano stati sistemati. “L’acqua copiosa scesa tra le 12,30 e le 14 di domenica 7 giugno, ha determinato la frana, scesa a precipizio nel paese. E’ stata tale la sua violenza -ha spiegato- che ha eroso completamente l’asfaltatura, dove c’erano le battute delle ruote, di circa 40 cm”. I lavori a Ca’ de Monti sono stati terminati in tarda serata, riempendo le buche con stabilizzato e con sassi. Sono stati necessari cinquanta viaggi effettuati dai camion per portare l’occorrente. Ieri a Gavirate tanti erano i mezzi non solo ai piedi della montagna, ma anche nella zona del sottopasso di via Besozzi che doveva essere liberato del materiale che è confluito durante l’alluvione. “Vederli nel fango, sudare, mentre tolgono la terra bagnata per intercettare la griglia di scarico, dove immettere l’idrante e chiedermi da infaticabili, quali sono stati “Non c’è nessun problema se continuiamo anche domattina?” è un’esperienza che dà la dimensione del valore di questi uomini”. “Sono stati fantastici -ha commentato Parola- Hanno dato proprio l’esempio della sussidiarietà tra i vari gruppi, che è l’esperienza più bella del volontariato”.
Federica Lucchini
E’ stato un momento impensabile per Gavirate quello vissuto domenica 7 giugno. La frana, formatasi a seguito delle piogge torrenziali, sopra la località Ca’ de Monti, è scesa rovinosamente con i detriti, invadendo l’alveo del torrente Riale. La quantità del materiale ha ostruito l’invaso e l’acqua e il fango, scendendo precipitosamente, si sono riversati in molte vie. Nel volgere di poco tempo, le abitazioni lungo la via Armino, via Volta, via Buzzi, via Gerli Arioli, piazza san Carlo e viale Verbano sono state invase dall’acqua, senza dimenticare i danni che hanno avuto altre strade. E’ stata una esperienza che difficilmente verrà dimenticata considerati gli ingenti danni che molte famiglie hanno subito. A simbolo di questa giornata: il tetto rosso della Cinquecento in via Armino circondata dall’acqua. Danni anche lungo la ferrovia, dove una frana ha richiesto interventi che hanno interrotto il percorso.