Venerdì 6 marzo ha inizio una serie di iniziative congiunte tra il comune di Besozzo e quello di Brebbia allo scopo di promuovere e salvaguardare il corso del fiume Bardello, confine naturale tra le due realtà. Gli incontri vedranno coinvolti enti sovraccomunali, associazioni, gruppi di volontari che operano nell’ambito della cura e delle prevenzione territoriale.
“Si tratterà di momenti di sensibilizzazione e di educazione al fine di mettere un seme nell’ambito del rispetto del territorio”, spiega il sindaco di Besozzo Riccardo Del Torchio.
Si partirà con una giornata divulgativa, venerdì 6 marzo, coinvolgendo le scuole medie e l’istituto dei Geometri di Varese in una uscita sul territorio per scoprire dove le acque si trasformano in elettricità e proseguono fino al lago Maggiore. Per questo si visiterà la centrale idroelettrica di proprietà di Enea Buzzi, risalente al 1890, una delle più antiche della Lombardia, perfettamente funzionante, e le recenti installazioni di turbine a coclea, di proprietà della Società Albini S.p.A., che sostituiscono le vecchie attività manifatturiere. Entrambe producono energie elettrica rinnovabile nell’assoluto rispetto dell’ambiente.
“Prendersi cura del Bardello – afferma il sindaco Domenico Gioia – diventa significativo per la mitigazione dei rischi idraulici e idrogeologici”. Infatti, il giorno successivo, sabato 7 marzo, sarà la giornata del volontariato ambientale con l’asportazione di materiali invasivi e rifiuti abbandonati. Seguirà una serata pubblica, a cui saranno invitati amministratori, storici, tecnici per ripercorrere l’importanza del Bardello, ma nel contempo per discutere delle potenzialità che questo corso può manifestare dal punto di vista economico, turistico e di sviluppo eco-sostenibile.
Federica Lucchini
Dall’archivio di menta e rosmarino
Quando al Bardello si faceva il bagno…