Parigi, Londra, New York, Nuova Delhi e … Cazzago Brabbia. Fino all’estate scorso, quando Giuseppe Zamberletti aveva incontrato per l’ultima volta l’attuale sindaco, Emilio Magni, e il primo cittadino del paese nel quinquennio 1970/1975 Sandro Laudi, ha ricordato loro un’esperienza gustosa che aveva destato l’attenzione di tutti i rappresentanti degli stati del mondo, in un’assemblea a Hong Kong. La ripeteva ancora ridendo con piacere. Costituiva sempre l’inizio dei loro discorsi, quando si incontravano da oltre un quarantennio, a sottolineare la particolarità della situazione che si era venuta a creare in quel grande sala in mezzo ad autorità, provenienti dalla più grandi città. “E rideva ancora, rideva di gusto -affermano all’unisono- Mai una volta che si fosse dimenticato di ricordarcela!”. Conoscerla nella sua particolarità, è un omaggio ad una figura che ha spaziato nel suo lungo percorso politico in diversi ambiti, sempre tenendo alto il nome dell’Italia. Dunque: Zamberletti era consigliere di maggioranza a Cazzago, nell’amministrazione Laudi, in quanto questa carica gli serviva per avere il titolo di rappresentante per la nostra Nazione dei comuni italiani all’estero. Questa nomina l’aveva ricevuta come unico italiano. E in quel lontano giorno degli anni Settanta, nella città cinese si iniziò l’assemblea presentando in inglese, tutti i rappresentanti che, per la maggior parte, erano sindaci delle capitali. Giunti alla presentazione di Zamberletti il relatore disse: “From Cazzago Brabbia”. Ed era quello il momento che lo aveva divertito maggiormente, guardando i visi stupiti dei presenti che si chiedevano che “strana” città fosse. Mai sentita nominare! Non si era perso l’occasione di raccontare il ricordo a Magni, quando a Gemona, in occasione del quarantesimo del terremoto del Friuli, si erano incontrati. “Lo ricordo anche nei consigli comunali a Cazzago -sottolinea Magni- io ero un ventenne universitario che sedevo negli scranni della minoranza. Abbiamo sempre avuto un rapporto molto cordiale. Oggi (29 gennaio) durante le esequie, Cazzago sarà presente con il gonfalone comunale”. “Mi ricordo Zamberletti, oltre che come consigliere, anche come compagno di tavolo, mentre pranzavamo dai salesiani, come studenti -afferma Laudi- io frequentavo la quinta elementare nell’Istituto, suo fratello Domenichino, futuro beato, era in prima media. Sedevamo vicini e guardavamo Giuseppe, ammirati, come una figura molto più grande di noi”.
Federica Lucchini