“Come estrema forma di dissenso e di protesta, abbandoniamo la presente seduta consiliare”. Questa la decisione presa dai sei consiglieri appartenenti ai tre gruppi di minoranza all’inizio del consiglio comunale di lunedì scorso, presieduto dal sindaco Danilo Centrella. La ragione della loro scelta è legata alla modalità di svolgimento della seduta, che per la quinta volta avviene via Skipe/Zoom, senza che venga mai garantita la possibilità, da parte dei cittadini e della stampa, di assistere alle sedute, anche semplicemente in diretta streaming. Consapevoli delle dovute precauzioni previste dall’emergenza Covid, Luigi Nigri e Maria Luisa Savoldi del gruppo “Cambiamo Cocquio Trevisago”, Vittorio Griffini e Fernanda Ribolzi del gruppo “Per Cocquio” e Antonello Luigi Bevilacqua e Claudio Carniato del gruppo “Misto” hanno fatto notare che altri eventi sul territorio sono avvenuti alla presenza del pubblico. Inoltre l’amministrazione ha una convenzione con la Soms di Caldana la quale prevede l’utilizzo dell’ampio teatro per eventi culturali e per incontri di natura istituzionale, quale i consigli comunali. “Il tutto in una cornice che consente tranquillamente la presenza del pubblico e della stampa -affermano- garantendo l’opportuno distanziamento sociale, ovviamente muniti di appositi dispositivi di protezione individuale. Crediamo comunque che non sfugga a nessuno come lei e la sua maggioranza -hanno aggiunto rivolti al primo cittadino- stiate amministrando da tempo con un solo voto di scarto in consiglio comunale e, quindi, sia forse preferibile per lei garantirsi meno problemi possibili circa il numero legale per la validità delle sedute utilizzando la modalità a distanza, che consente la partecipazione alle sedute ovunque, magari anche dalla propria auto, come è avvenuto nell’ultimo consiglio comunale. Da ultimo ci sembra che il suo rispetto istituzionale per le minoranze consiliari sia oggi pari a zero, dimenticando costantemente che i consiglieri in opposizione rappresentano comunque molti cittadini. L’emergenza sanitaria – hanno terminato- avrebbe suggerito un maggiore senso della comunità cercando un confronto rispettoso, nonostante le legittime diversità di opinioni, dando un chiaro segnale di ripartenza e “normalità”, pur con la dovuta prudenza”.
Federica Lucchini
Il sindaco Danilo Centrella ai consiglieri di minoranza
“E’ proprio il rispetto verso i consiglieri e i concittadini a spingermi a indire i consigli comunali in questa modalità, peraltro secondo le indicazioni ministeriali relative al periodo di emergenza sanitaria che stiamo ancora vivendo che prevedono la necessità di riunirsi virtualmente via web -così risponde il sindaco Danilo Centrella ai consiglieri di minoranza che hanno abbandonato l’aula- e come da indicazioni del nostro Prefetto Dario Caputo al quale le minoranze avevano già in passato espresso il proprio disappunto ricevendo in risposta una conferma della nostra legalità”. Il primo cittadino evidenzia la dispendiosa e continua sanificazione obbligatoria della sala comunale che richiederebbe un consiglio comunale in presenza. “La vera mancanza di rispetto verso i cittadini -riprende- credo sia stata l’abbandono della seduta, fuggendo ad un confronto diretto sui temi che sono di sicuro interesse pubblico ed estremamente importanti: dal Dup all’approvazione del regolamento Tari, dalla ristrutturazione della nuova sede comunale all’adeguamento degli edifici scolastici, dalla pista ciclabile al parco polivalente. Credo sia stata la mancanza di reali obiezioni ad aver spinto la minoranza a questa mossa -termina- indice di scarso entusiasmo e di scarsa volontà di arrivare ad un democratico confronto”.
Federica Lucchini