“Resto sempre un uomo di lago. Sono e sarò sempre di Gavirate”. E’ raggiante Paolo Cova, cultore della materia in Storia dell’Arte Medievale presso l’Università di Bologna e impegnato presso l’Istituzione Bologna Musei del comune di Bologna, a contatto con alcuni dei più importanti storici dell’arte italiani, europei e americani: la prima puntata di “Signorie”, una serie trasmessa su Rai Storia lunedì scorso (19 gennaio) alle 21,30, in cui lui ha avuto un ruolo basilare nella descrizione delle più importanti opere di Firenze, ha raggiunto un grande risultato: 373mila ascoltatori. E con i complimenti della Rai. La serie, coprodotta da Rai Cultura e Ballandi Multimedia per raccontare i fasti e l’eredità artistica e culturale delle principali Signorie italiane, dedicherà altre sette puntate ad altrettante sedi quali Padova, Urbino, Ferrara, Milano, Mantova, Rimini, Verona, sempre il lunedì alla stessa ora e sarà visibile anche dal canale 54 del Digitale Terrestre. Ha la finalità di far conoscere città che hanno mantenuto nei secoli l’impianto urbanistico e architettonico voluto dai signori del Trecento e del Quattrocento e ancora oggi conservano opere d’arte che hanno distinto per bellezza e magnificenza il nostro Paese.
“Abito a Bologna, frequento il mondo, ma il rapporto con la mia terra è viscerale – continua Paolo – non tanto come patrimonio genetico, ma identitario. Ho avuto successo all’estero, ma a Gavirate ho la mia famiglia, la mia mamma Luisella, i miei amici”. Nato a Cittiglio nel 1981, ha come ricchezza interiore la formazione da cui è scaturita la sua passione per la storia dell’arte. In lui sono presenti la figura materna, già assistente sociale ed assessore ai Servizi Sociali a Gavirate, che gli ha trasmesso l’amore per la cultura, quella del padre Alessandro, appassionato di storia, medico di base per lunghi anni a Gavirate, molto apprezzato e scomparso improvvisamente, dello “zio”, come lo chiama per affetto, Dino Cordaro. “Mi sento collegato con la storia dei nostri luoghi con i quali ho vissuto rapporti privilegiati, conscio di essere alla presenza di capolavori assoluti: ricordo le passeggiate con mio papà e il cane a Castelseprio, la messa ascoltata al Sacro Monte e le corse lungo la via sacra durante gli allenamenti della Canottieri Gavirate. Insegno all’Università dove non dimentico mai di ricordare le eccellenze artistiche e letterarie della nostra terra. A Bologna si studia Guido Morselli”. Da studioso che gira per il mondo non dimentica, però, di sottolineare quanto il nostro territorio sia sì eccellente, ma poco valorizzato. “Quando mi trovo negli Stati Uniti – osserva – e mi chiedono la provenienza, il punto di riferimento è Milano e il lago di Como, luogo da tutti conosciuto perché abita George Clooney. Tutte le nostre bellezze di primissimo livello in loro non hanno eco”. E’ felice, quando ricordando il suo rapporto con l’arte contemporanea, cita l’amico Andrea Mattoni e suo padre Carlo.
E’ grato alla sua maestra elementare, ai professori del Cobianchi di Intra per aver definitivamente fatto emergere in lui la passione per l’arte. Poi gli anni al DAMS Arte dove si è laureato con il massimo dei voti e la lode e un crescendo di specializzazioni, di pubblicazioni, di partecipazioni a convegni. Da questo mese insegna “History of Architecture” al centro universitario statunitense CIEE (Council on International Educational Exchange) di Ferrara.
Una curiosità: il suo nume tutelare è Michelino da Besozzo, pittore e miniatore, uno dei maggiori esponenti del gotico in Italia. Federica Lucchini
Rai Cultura presenta Signorie, una coproduzione Rai Cultura e Ballandi Multimedia In onda da lunedì 19 gennaio alle 21.30 su Rai Storia, ch. 54 del Digitale Terrestre. Una serie per raccontare i fasti e l’eredità artistica e culturale delle principali Signorie italiane, coprodotta da Rai Cultura e Ballandi Multimedia, dedicata a otto importanti sedi signorili: Firenze, Padova, Urbino, Ferrara, Milano, Mantova, Rimini, Verona. Tutte queste città hanno mantenuto nei secoli l’impianto urbanistico e architettonico voluto dai signori del Trecento e del Quattrocento e ancora oggi conservano opere d’arte che hanno distinto per bellezza e magnificenza il nostro Paese. Per questo motivo il racconto storico delle dinastie – esposto da uno studioso del Rinascimento (Andrea Severi) – è intervallato dalla visione delle più importanti opere del luogo, descritte da uno storico dell’arte (Paolo Cova) per meglio intendere alcuni tra i maggiori capolavori di ogni tempo, nati dal genio di Giotto, Piero della Francesca, Leonardo da Vinci, Mantegna, Brunelleschi, Michelangelo e altri numerosi artisti, protetti da “sovrani illuminati” come Lorenzo il Magnifico, Ludovico il Moro, Francesco il Vecchio, Federico da Montefeltro, Cangrande della Scala, Borso d’Este, Federico Gonzaga, Sigismondo Malatesta.