Un percorso alla ricerca di una meta straordinaria. Ieri, all’interno della sacra rappresentazione sul cammino dei magi, organizzata dalla comunità pastorale della Santissima Trinità, non è mancato nulla che potesse non rendere partecipi i tanti spettatori. A partire dal messaggio che ha dato inizio al cammino dei tre re nella loro reggia creata all’interno del parco delle feste adiacente il santuario di Groppello: “Siamo qui a camminare insieme ai re magi verso la capanna di Betlemme. A noi la sapienza del cuore indichi il cammino per seguirli nell’accoglienza del Salvatore”. E’ seguita poi l’animazione attorno alle tre figure a dorso di cavallo: splendidi i mantelli e i copricapi, curati nei dettagli anche i costumi del vignaiolo, del locandiere via via che si sono snodate le tappe in ambienti ricostruiti con una tale attenzione che gli spettatori si sentivano dentro la scena. Sembrava proprio di essere in un vicolo della Terra Santa mentre si osservavano gigantografie di foto scattate vicino a Betlemme e a Gerusalemme. Un allestimento che ha richiesto la presenza di molti volontari già all’opera dal mattino. Anche le comparse, rappresentate dai bambini, che camminavano in mezzo agli asinelli, avevano il loro mantello e copricapo in sintonia con l’ambiente. La rappresentazione è proceduta in modo fluente intervallata da pezzi musicali e da canti accompagnati da coreografie particolari come la danza con i teli marroni sullo sfondo dei Carmina Burana. Dopo un cammino, nell’area attorno al santuario, costellato da dubbi e paure finalmente di fronte alla capanna Melchiorre a nome dei campagni ha detto: “Dopo tanto viaggiare siamo giunti davanti alla promessa incarnata. Il prodigio più grande è dunque questo Bambino che realizzarà la speranza di salvezza del mondo”. Dopo la benedizione da parte del parroco, don Maurizio Cantù, è iniziata la premiazione della ventesima edizione del concorso presepi, che ha visto una presenza rilevante di partecipanti e che è reso possibile grazie al contributo del gruppo Lions di Gavirate e di esercenti che in modo generoso hanno permesso di offrire a tutti un dono. Il premio speciale “Don Mario Novati” è stato assegnato a Sergio e Luca Bianchi “per l’interrotta presenza alla rassegna, la continua ricerca di creatività con immane lavoro e per il rinnovo della bellezza, senza mai ripetersi”.
Federica Lucchini