Domani, con grande tristezza, diamo l’ultimo saluto a Gianni Picconi, il nostro indimenticabile “Archimede”, genio dell’invenzione e della creatività. La sua mente brillante ha dato vita a meraviglie come la “betoniera spaziale”, capace di trasformare 100 kg di castagne in perfette caldarroste, unendo ingegno e spettacolo. Ma la sua versatilità andava ben oltre: artigiano, visionario, innovatore instancabile, ha saputo lasciare il segno in ogni ambito in cui si è cimentato. Le sue idee, sempre un passo avanti, hanno affascinato e reso migliori le nostre tradizioni. Oggi lo piangiamo, ma il suo spirito creativo resterà con noi, nelle sue invenzioni e nei ricordi di chi ha avuto la fortuna di conoscerlo. Grazie, Gianni, per tutto quello che ci hai donato.
Gianni Picconi, nella trasmissione di Rai 2 “I fatti vostri”, presenta la sua geniale macchina per caldarroste.
28 settembre 2012 Video Rai
Dal Libro scritto da Gianni
28 settembre 2012 – AVVENTURA ROMANA
Da MAGALLI – RAI DUE
Un giorno, per puro caso, siccome non seguivo quasi mai i programmi RAI, mi è capitato di vedere la trasmissione “I Fatti Vostri”, ove alcuni inventori presentavano i loro brevetti. Qualche anno fa avevo costruito una macchina per incidere le castagne per poi cuocerle come caldarroste, da vendere durante le “castagnate” dell’ormai famosissimo “Ottobre Caldanese”. In seguito poi ho brevettato questa mia invenzione e, considerata l’idea anche di poter vendere questo brevetto, mi è venuto in mente di provare a chiamare la redazione della trasmissione per sapere cosa dovevo fare per presentare appunto questo mio brevetto. Mi hanno cortesemente informato che il ciclo delle trasmissioni stava per finire in vista delle vacanze estive, ma che, comunque, in settembre alla ripresa delle stesse, mi avrebbero sicuramente contattato anche perché avevano intuito che l’invenzione era abbastanza interessante. Infatti, verso il 20 di settembre mi arrivò la telefonata dalla RAI: la trasmissione alla quale avrei dovuto partecipare era stata fissata per il 28 settembre e che avrei dovuto essere a Roma il 27 per le 8:30 del mattino. Si poneva allora il problema di come arrivare a Roma in tempo con la macchina da esporre. Dopo aver pensato a diverse possibilità per il trasporto, la scelta migliore è stata quella di noleggiare un furgone, caricarvi la macchina e partire per Roma. Ebbe così inizio l’avventura: io e la Piera partiamo da Caldana verso le 16:30, senza prima essermi adeguatamente “dopato” – avevo preso infatti una dose di cortisone superiore a quella che prendevo solitamente ed un Aulin per combattere i dolori alle gambe ed alle braccia e poter così guidare più tranquillamente. Facemmo diverse soste per sgranchirci le gambe, cenare ecc., e verso le 1:30 di notte arrivammo a Roma come programmato. Ma il satellitare a quel punto ci fece imboccare un tunnel di oltre tre chilometri, dopodiché impazzì e ci fece fare non so quante volte il giro delle strade intorno al Palazzo della Farnesina. Fortunatamente, dopo mezz’ora di vagabondaggio per trovare la giusta via, abbiamo incontrato un gruppetto di ragazzi ai quali abbiamo chiesto la direzione per arrivare in Via Teulada 66. Ce la indicarono e, per nostra fortuna, era lì vicino e la trovammo con facilità. Erano ormai passate le 2 di notte, per cui non potevamo andare all’Hotel Clodio, dove la RAI ci aveva prenotato la camera. Allora io mi sono sdraiato dentro il furgone, dove avevo messo un materasso appunto per dormire in caso di stanchezza, e la Piera si stese sui tre sedili davanti, in quanto lei essendo piccola ci stava benissimo. Al mattino, il bar di Via Teulada apre molto presto, per cui verso le 7 siamo andati a fare colazione e a sistemarci un po’. Finalmente, alle 8:30, ci aprirono i cancelli ed entrammo in RAI, scaricammo la macchina e iniziammo le prove della trasmissione, che avrebbero poi mandato in onda in diretta il giorno dopo. Abbiamo potuto lasciare il furgone all’interno della RAI e siamo andati in albergo, dove abbiamo finalmente potuto riposarci, lavarci, cambiarci e stare un po’ tranquilli. A mezzogiorno siamo andati a pranzo in RAI, alla mensa, dove si mangia proprio bene e soprattutto gratis. Siamo poi ritornati in albergo e la Piera ha preso un taxi ed è andata a fare un giro per Roma nella zona pedonale, con molti negozi di lusso; alla sera poi abbiamo mangiato al ristorante dove la RAI ci aveva prenotato la cena. Il mattino dopo, la Piera mi ha preparato tutto elegante ed in ordine, tanto è vero che quando il funzionario, che mi aveva visto il giorno prima senza giacca e cravatta, quasi non mi riconosceva. Alle 11:20 in punto per me è arrivata l’emozione della “diretta”, e penso di aver fatto bella figura. L’unica pecca è stata quella di essermi presentato con un cappellino della “Sagra della Castagna” di Montagnareale (Sicilia) e, non avendo fatto in tempo a parlare del mio paese di Caldana, quando sono tornato mi hanno sgridato perché non ho fatto pubblicità alle nostre “castagnate”. La cosa è stata del tutto involontaria da parte mia, perché purtroppo mi hanno concesso solo 6/7 minuti in tutto e, tra la presentazione della macchina, il suo funzionamento e le domande del conduttore Magalli, proprio non ho potuto fare diversamente. Finita la diretta, mi hanno ricaricato la macchina sul furgone e, dopo aver di nuovo mangiato in mensa, siamo ripartiti alle 14:30 per Caldana, dove siamo arrivati alle 22.
… Che giornata ragazzi e che avventura!!!