di felice magnani
– rispettare le piante;
– rispettare i fiori;
– rispettare la fauna e l’avifauna;
– non disboscare;
– utilizzare correttamente il territorio;
– non provocare incendi boschivi;
– osservare con attenzione, esercitando un’azione di controllo;
– evitare di gettare immondizie nei boschi;
– evitare la formazione di discariche abusive;
– utilizzare le discariche autorizzate;
– utilizzare i contenitori per la raccolta differenziata;
– evitare di distruggere funghi non commestibili e altri frutti del bosco;
– evitare forme di cementificazione selvaggia;
– rispettare le indicazioni dei piani regolatori;
– evitare l’abbandono e la trascuratezza;
– saper ascoltare i messaggi della natura;
-sviluppare il silenzio come strumento di comprensione e di armonizzazione con la natura;
– rispettare gli alberi;
– sviluppare forme di approfondimento culturale attorno alla natura e ai suoi fenomeni;
-evitare ogni forma d’inquinamento del suolo, dell’aria, dell’acqua;
– sviluppare forme di coinvolgimento, con interventi educativi;
-iscriversi ad associazioni ed enti che hanno come finalità la salvaguardia dell’ambiente;
– richiamare l’attenzione delle autorità nel caso in cui si perpetrassero aggressioni e violazioni palesi nei confronti dell’ambiente;
– curare l’aspetto formativo e informativo;
– sviluppare una coscienza critica sui temi e problemi dell’ambiente;
– collaborare sempre all’individuazione e alla soluzione di problemi relativi all’ambiente;
– cercare spazi operativi all’interno delle associazioni locali;
– sviluppare forme di collaborazione;
– creare momenti di educazione permanente;
– dialogare, rispettando le diversità;
– creare momenti di confronto;
– informare;
– far conoscere i diritti e i doveri del cittadino;
– applicare le regole in materia ambientale;
– attivare forme coordinate di volontariato;
-creare momenti di crescita educativa, anche mediante iniziative concrete, che abbiano una continuità;
– valorizzare l’anziano mediante attività che contribuiscano a favorire la trasmissione dell’esperienza;
– coinvolgere i giovani in azioni tese alla difesa e alla valorizzazione dell’ambiente;
– sviluppare forme di solidarietà;
– favorire l’occupazione, sfruttando le potenzialità del territorio;
– affrontare i temi dell’emarginazione e dell’abbandono;
– combattere la trasgressione con comportamenti preventivi e repressivi se necessario;
– assumersi le proprie responsabilità;
– non delegare ad altri i doveri;
– consentire alle persone di partecipare a dibattiti, discussioni e tavole rotonde, lasciando libero il pensiero di esprimersi nelle forme consentite dal buon senso;
– promuovere l’incontro dei portatori di handicap con l’ambiente, creando tutte le condizioni necessarie in merito;
– sviluppare aspetti comunicativi e relazionali in genere;
– adottare atteggiamenti di apertura sociale nei confronti di persone provenienti da altri paesi, invitandole a esprimere il proprio pensiero e la propria cultura sui temi ambientali;
– creare situazioni di benessere per i più deboli, avvicinandoli alla natura.
– attività di prevenzione;
-controlli periodici e sistematici dell’ambiente nelle sue variabili igienico-sanitarie;
– provvedimenti seri nei confronti dei trasgressori;
-attività divulgativa a mezzo stampa, filmati, videocassette, CD, televisioni locali, incontri, dibattiti, tavole rotonde, attività di raccordo con le agenzie educative presenti sul territorio;
– incontri ravvicinati con le scuole;
– attività di promozione e di stimolazione, con l’istituzione di borse di studio, premi e, riconoscimenti per chi si è distinto nell’opera di salvaguardia dell’ambiente;
– presenza e attenzione costante a tutto ciò che altera l’equilibrio del territorio;
– denuncia di situazioni anomale;
– collaborazione con le autorità preposte;
– formazione di una carta sanitaria del territorio;
– creazione di norme educative adeguate alle esigenze del territorio;
– creazione di rapporti comunicativi più serrati con scuole e famiglie sui temi dell’educazione ambientale;
– favorire forme di volontariato, soprattutto a livello giovanile;
– intensificare la collaborazione con enti, associazioni, gruppi e agenzie presenti sul territorio comunale;
– verificare con una certa periodicità lo stato di salute del territorio, in relazione alle varie forme di inquinamento.
– creazione di una carta dell’ambiente, completa di tutti i dati relativi alla situazione ambientale, curando l’aggiornamento e la qualità degli interventi;
– servizio di controllo del territorio, coordinato dai sindaci, dai presidenti delle comunità montane e dagli assessori, coadiuvati dai competenti organismi deliberativi in materia;
– formazione di comitati super partes, con l’obiettivo di estendere forme di controllo e di verifica sulle decisioni amministrative;
-creare un monitoraggio computerizzato del territorio e delle sue variabili;
– interventi di prevenzione concordati con polizia, carabinieri, guardia di finanza e guardia forestale;
– sviluppare l’aspetto informativo e quello formativo con l’istituzione di corsi aperti a tutti;
– creazione di una scuola permanente di educazione ambientale;
– invitare i giovani a settimane sull’ambiente, con feste e attività che stimolino curiosità e interesse sull’argomento;
– attività di coordinamento;
– prevenzione, recupero, consolidamento, potenziamento e rinnovamento del patrimonio ambientale;
– introduzione di una raccolta differenziata sempre più adeguata;
– sviluppare una coscienza critica sul tema dello smaltimento dei rifiuti, puntando innanzitutto sui comportamenti individuali;
– avviare forme di smaltimento compatibili con le condizioni ambientali;
– fare in modo che il sistema industriale si sviluppi nelle forme e nelle modalità previste dalle normative vigenti, a tutela della salute del cittadino e dell’ambiente;
– creazione di premi e riconoscimenti particolari per quelle persone che nell’arco dell’anno si sono distinte nella salvaguardia e tutela dell’ambiente;
– sviluppare un’attenta e aggiornata attività di comunicazione di massa;
– iniziative culturali e operative dirette a stabilire un filo conduttore con il territorio;
-costante presenza dell’amministratore sul territorio e contatto relazionale continuativo con i cittadini;
– istituzione di borse di studio per studenti che si siano distinti nell’attività rivolta all’educazione ambientale;
-formulazione di norme più severe nei confronti di chi viola volontariamente l’integrità ambientale;
-sollecitare i giovani e gli adulti all’assunzione di una sempre più adeguata coscienza critica;
– sollecitare l’interventi di esperti;
– europeizzare i problemi ambientali, cercando nello spirito legislativo europeo finalità e obiettivi comuni alla salvaguardia dell’ambiente;
-stimolare la presenza dei cittadini alla risoluzione di problemi ambientali;
– evitare interventi settoriali, parziali o occasionali, che non sia esaustivi delle problematiche in questione;
– sviluppare il settore turistico;
– individuare spazi occupazionali all’interno del settore ambientale;
-avviare la ricerca come momento di approfondimento culturale delle tematiche presenti sul territorio;
-combattere senza esclusione di colpi il libero arbitrio, le illegalità perpetrate ai danni del patrimonio naturale;
– richiamare l’attenzione degli organismi provinciali, regionali e statali sulle dinamiche ambientali.
Ogni impegno, regola o obiettivo deve trovare un’apertura sociale e culturale piena da parte di tutti, cittadini, amministratori, gruppi, associazioni. L’opera educativa deve coinvolgere tutti, appassionare ed entusiasmare, deve diventare strumento di informazione e di formazione, di difesa e di promozione, deve soprattutto mettere in condizione il cittadino di sentirsi responsabile del territorio su cui trascorre una parte fondamentale della sua vita