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N. 3 Poesie di Felice Magnani

 8 Gennaio 2021 |  Pippo |  Lascia un commento |

1)

CI SONO MOMENTI

di felice magnani

 

Ci sono momenti in cui vorresti volare,

altri in cui posarti diventa un dovere

per continuare a credere in quello che sei.

 

Ci sono momenti in cui vorresti abbracciare il mondo

per sentirlo tuo,

dimenticando che il mondo che tu cerchi

è nello sguardo che incontri

mentre cammini,

nella folla di pensieri

che agitano l’inquietudine esistenziale

che ti avvolge,

ricordandoti che il tempo è prezioso

e non ammette sotterfugi.

 

Ci sono momenti in cui alzi il tuo sguardo

per riconsegnare al cielo quella parte d’infinito

che limita il tuo desiderio d’amore,

per ricominciare a sognare,

a credere nel pensiero universale

che ti assilla.

 

Ci sono momenti in cui

anche lo sguardo spento

di un vecchio

t’induce a pensare,

a pensare,

a ripensare,

per poi riprendere il volo

nello specchio d’infinito

che porta con sé la ricerca d’immagini

per ricominciare.

 

Ci sono momenti in cui

tutto diventa piccolo,

trasparente,

leggero come la piuma di un uccello

trasportata dal vento.

 

E’ lì che scopri chi sei,

è in quel momento che ricomponi

la tua essenza

e la collochi,

sicuro che nessuno potrà cancellare

ciò che hai dentro,

quel respiro profondo e leggero

portato dal vento

verso

un nuovo orizzonte di luce.

 

2)

 

C A M P A G N A

di felice magnani

 

Odore di fieno appena tagliato,

voglia di sentimenti,

di parole sussurrate nel soffio leggero di una brezza

che accarezza il viso

con la delicatezza di una madre.

 

Profili di animali,

mentre il sole gioca

tra gocce di rugiada e farfalle.

 

La terra profuma di aromi nostrani

e l’aria s’impregna di note .

 

Nella roggia

la raganella assorbe il calore

con le palpebre socchiuse

come in estasi.

 

La libellula sfiora l’acqua

con la delicatezza di un petalo,

aprendo le danze.

 

Farfalle volano dove il mistero è più fitto,

lasciando il tempo di un’attesa.

 

Parole,

sussurrate tra nuvole di fumo

e l’odore acre di un sigaro,

accarezzano la rinascita.

 

Racconti di vita quotidiana

si sciolgono nello sguardo suadente del cielo.

 

La vita prolunga il respiro

tra aromi di rose

e fiori di biancospini.

 

I ricordi si sovrappongono come flutti schiumosi.

 

Mi lascio trasportare dal tempo dell’attesa,

mentre l’usignolo concede le note di un canto.

 

3)

 

TRAMONTO D’AUTUNNO

di felice magnani

 

Pedali inquieto

alla ricerca del sole

e ascolti

l’irrefrenabile carezza

del vento

La voce è soave,

tenue,

leggera,

profumata di silenzi

e colori,

di casolari sparsi,

mentre laggiù,

in fondo

all’orizzonte,

uno sguardo appare,

sorride

e si ritrae

come se temesse la gioia di un incontro.

Laggiù il paese appare e scompare,

osservi,

ti chiede chi sei,

da dove vieni,

dove si nasconde il tuo spirito,

di quali intonazioni s’impregna la tua voce.

Vorresti fermarti a osservare,

a osservare …

come se quello sguardo fosse l’ultimo

di una serie infinita di sguardi,

per ricostruire un passato,

per dare forma a un presente,

per tentare

d’immaginare un futuro.

Nel cuore un sussulto

e subito dopo

il respiro si tinge d’affanno

di itinerari lontani.

La tela riprende la forma.

Una chitarra s’accorda

e si tende

nell’acuta dolcezza di un suono

delicato,

vibrato,

compreso in misurati legami

di suoni.

Pedali

e ti perdi,

come se il mondo fosse lì,

in quel peregrinare di verdi

che rimbalza

e ti assale

scuotendo l’inerzia del cuore.

Pedali

e all’improvviso senti

che la natura

ti costringe a pensare,

a osservare,

a contemplare,

a ripassare fogli ingialliti

che diventano bianchi

e così ti perdi nel silenzio del tempio

e preghi

come se fosse la prima volta,

lasciando che la meraviglia

ti affascini fino all’esaurimento.

Laggiù,

tra punte di pini e aceri

e castagni addobbati,

mentre il sole si scioglie,

ritrovi le principesse dei sogni

che attendono l’arrivo

per ricominciare ad amare.

 

 

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