1)
CI SONO MOMENTI
di felice magnani
Ci sono momenti in cui vorresti volare,
altri in cui posarti diventa un dovere
per continuare a credere in quello che sei.
Ci sono momenti in cui vorresti abbracciare il mondo
per sentirlo tuo,
dimenticando che il mondo che tu cerchi
è nello sguardo che incontri
mentre cammini,
nella folla di pensieri
che agitano l’inquietudine esistenziale
che ti avvolge,
ricordandoti che il tempo è prezioso
e non ammette sotterfugi.
Ci sono momenti in cui alzi il tuo sguardo
per riconsegnare al cielo quella parte d’infinito
che limita il tuo desiderio d’amore,
per ricominciare a sognare,
a credere nel pensiero universale
che ti assilla.
Ci sono momenti in cui
anche lo sguardo spento
di un vecchio
t’induce a pensare,
a pensare,
a ripensare,
per poi riprendere il volo
nello specchio d’infinito
che porta con sé la ricerca d’immagini
per ricominciare.
Ci sono momenti in cui
tutto diventa piccolo,
trasparente,
leggero come la piuma di un uccello
trasportata dal vento.
E’ lì che scopri chi sei,
è in quel momento che ricomponi
la tua essenza
e la collochi,
sicuro che nessuno potrà cancellare
ciò che hai dentro,
quel respiro profondo e leggero
portato dal vento
verso
un nuovo orizzonte di luce.
2)
C A M P A G N A
di felice magnani
Odore di fieno appena tagliato,
voglia di sentimenti,
di parole sussurrate nel soffio leggero di una brezza
che accarezza il viso
con la delicatezza di una madre.
Profili di animali,
mentre il sole gioca
tra gocce di rugiada e farfalle.
La terra profuma di aromi nostrani
e l’aria s’impregna di note .
Nella roggia
la raganella assorbe il calore
con le palpebre socchiuse
come in estasi.
La libellula sfiora l’acqua
con la delicatezza di un petalo,
aprendo le danze.
Farfalle volano dove il mistero è più fitto,
lasciando il tempo di un’attesa.
Parole,
sussurrate tra nuvole di fumo
e l’odore acre di un sigaro,
accarezzano la rinascita.
Racconti di vita quotidiana
si sciolgono nello sguardo suadente del cielo.
La vita prolunga il respiro
tra aromi di rose
e fiori di biancospini.
I ricordi si sovrappongono come flutti schiumosi.
Mi lascio trasportare dal tempo dell’attesa,
mentre l’usignolo concede le note di un canto.
3)
TRAMONTO D’AUTUNNO
di felice magnani
Pedali inquieto
alla ricerca del sole
e ascolti
l’irrefrenabile carezza
del vento
La voce è soave,
tenue,
leggera,
profumata di silenzi
e colori,
di casolari sparsi,
mentre laggiù,
in fondo
all’orizzonte,
uno sguardo appare,
sorride
e si ritrae
come se temesse la gioia di un incontro.
Laggiù il paese appare e scompare,
osservi,
ti chiede chi sei,
da dove vieni,
dove si nasconde il tuo spirito,
di quali intonazioni s’impregna la tua voce.
Vorresti fermarti a osservare,
a osservare …
come se quello sguardo fosse l’ultimo
di una serie infinita di sguardi,
per ricostruire un passato,
per dare forma a un presente,
per tentare
d’immaginare un futuro.
Nel cuore un sussulto
e subito dopo
il respiro si tinge d’affanno
di itinerari lontani.
La tela riprende la forma.
Una chitarra s’accorda
e si tende
nell’acuta dolcezza di un suono
delicato,
vibrato,
compreso in misurati legami
di suoni.
Pedali
e ti perdi,
come se il mondo fosse lì,
in quel peregrinare di verdi
che rimbalza
e ti assale
scuotendo l’inerzia del cuore.
Pedali
e all’improvviso senti
che la natura
ti costringe a pensare,
a osservare,
a contemplare,
a ripassare fogli ingialliti
che diventano bianchi
e così ti perdi nel silenzio del tempio
e preghi
come se fosse la prima volta,
lasciando che la meraviglia
ti affascini fino all’esaurimento.
Laggiù,
tra punte di pini e aceri
e castagni addobbati,
mentre il sole si scioglie,
ritrovi le principesse dei sogni
che attendono l’arrivo
per ricominciare ad amare.