BOLLATE ATELIER FILOSOFICO
“Rispetto è imparare a conoscersi in ogni sfumatura”. Il pensiero di un detenuto completa da questa settimana la nuova veste della sala riunione all’interno dell’area educativa del carcere di Bollate. Armoniosa, solare. Dietro a queste pareti, abbellite da un intervento decorativo-ambientale creato nel solco della cromoterapia, c’è un’esperienza che merita di essere raccontata per comprendere come da “vite segnate dal muro” si possa attingere forza per rendere più limpida la nostra società. Gli stimolatori – Paola Saporiti, insegnante di storia e filosofia al Liceo Scientifica di Gavirate, e Antonio Pizzolante, artista noto e quotato, docente di disegno e storia dell’arte al liceo scientifico Ferraris di Varese – hanno dato vita ad un atelier filosofico (laboratorio di arte e di idee) coinvolgendo l’educatrice Catia Bianchi, un gruppo di detenuti di diversi reparti e alcune persone libere. “So di trovare persone pronte a mettersi a nudo – afferma la docente di filosofia, volontaria all’interno della struttura da dieci anni – Credo che tutti noi abbiamo bisogno di umanizzare il nostro stare nella vita e che ci si possa aiutare vicendevolmente tra chi è dentro e chi è fuori”. Consapevole di trovarsi di fronte a persone capaci di ricominciare e del fatto che lo sguardo degli altri può essere d’aiuto, il tema proposto è stato il rispetto, partendo dalla radice etimologica latina del guardare dentro. E prima di iniziare il momento, che comprendeva il dibattito e la creazione dell’opera, Pizzolante ha spiegato che il lavoro non voleva coprire un vuoto, ma accompagnare un’architettura, anche se molto semplice, rendendola accogliente, nel rispetto dell’ambiente, pensando ad un equilibrio. “Questo equilibrio – ha aggiunto – fa bene alla nostra vista, alle nostre emozioni, al nostro sentire”. Uno dei presupposti era inserire tutti i colori in questa griglia cromatica di linee non curve perché ciò avrebbe richiesto più tempo. E mentre ha preso avvio la riflessione, condotta dalla docente di filosofia, la “creatura” si faceva con l’ausilio di alcuni detenuti. Un momento di empatia, una sintesi di armonia. Incisive nel frattempo le osservazioni, scaturite da definizioni sul rispetto di autori conosciuti: “Sarebbe giusto costruire una società più inclusiva”, è stata la conclusione di un detenuto. Un altro: “Penso alla vita con la sua solidarietà con le spinte verso se stessi e verso gli altri”. “Molte persone sono prigioniere di muri edificati dalle loro scelte e più spesso dalla loro mente – ha spiegato una volontaria – Sottolineo la condizione di muraglia per tutti, perché questo mi permette di mettermi a fianco dei vostri pensieri e, in una condizione condivisa, di apprendere dal vostro pensiero un modello di umanizzazione”. C’è stato il tempo per creare in gruppo degli aforismi, tra cui quello da scrivere sulla parete: “Qui il mio sguardo incontra il tuo”, “Il rispetto è lo specchio che riflette due anime”, “L’arcobaleno delle idee”. “Al termine dell’incontro – spiega Pizzolante – ci siamo sentiti comunità, detenuti e volontari, ed è scaturito un risultato d’insieme all’insegna dell’equilibrio”. E soprattutto ognuno ha poi preso la propria strada, chi fuori e chi dentro dal carcere, ma ognuno consapevole della ricchezza del momento vissuto.
Federica Lucchini
Casciago bilancio
Seduta vivace del consiglio comunale, presieduto dal sindaco Andrea Zanotti, che ha visto l’approvazione del bilancio a maggioranza. La relazione, letta dal vicesindaco e assessore al bilancio Franco Aletti, ha posto l’accento sulle difficoltà emerse fra le quali la costante diminuzione dei trasferimenti statali e un irrigidimento nel pagamento delle tasse, da parte dei cittadini e delle aziende. “In tale contesto – ha spiegato il capogruppo di maggioranza Giannino Pozzi – abbiamo cercato di muoverci amministrando nella logica del “fare di più con meno”, riorganizzando il nostro modo di essere e i nostri servizi, definendo priorità negli investimenti. Occorre mettere in campo una efficace attività di contrasto all’evasione, che, insieme ad un minuzioso contenimento della spesa, ci permette di mantenere un buon livello nei servizi erogati anche per il prossimo biennio, senza dover incidere sui tributi locali”. “L’Imu – ha spiegato Aletti – è stata applicata con criteri e modalità analoghi al 2014, come l’addizionale Irpef, con esenzione fino a 10mila euro”. Per quanto attiene la Tari, la situazione è invariata. Le persone sole di età superiore a 75 anni, titolari di pensioni sociali avranno la riduzione del 50%, mentre i nuclei familiari di 5 o 6 persone rispettivamente del 15% e del 25%. Il bilancio ha una forte impronta sociale: “Mai, come in questo momento necessita di oculata attenzione. Per l’esattezza comporta la spesa di 242942, euro, pari al 9% della voce spesa”, ha spiegato Aletti. Attenzione anche alla scuola. “Abbiamo mantenuto invariata l’offerta dei servizi per l’infanzia e la scuola. E’ stato diminuito il buono mensa da 5,50 a 4,90 e mantenuto invariati i fondi per il diritto allo studio – ha continuato Pozzi – Responsabilità, equità, qualità, efficacia sono i concetti fondamentali sui quali abbiamo basato la riorganizzazione dei servizi e le scelte di bilancio del presente e del futuro”. Nel 2016 verranno assunti due mutui per il rifacimento dei servizi igienici e adeguamenti di Villa Valerio, sede delle scuole, e per il completamento di opere pubbliche, già parzialmente eseguite in piazza Cavour e via Tividino.
Stefano Chiesa, capogruppo di “Casciagocambia”, ha espresso voto contrario per diverse motivazioni tra cui la contrarietà al piano delle opere pubbliche che prevede la cessione del fabbricato ex-circolo di Casciago per finanziare l’arbitrato/contenzioso del progetto di piazza Cavour per 280mila euro che ha già finora causato, assieme all’intervento della stazione, spese per 487 mila euro. “Per questi progetti – ha specificato Chiesa – sono a carico del bilancio comunale mutui ventennali rispettivamente di 1190mila euro e 680mila euro con scadenza nel 2025”.
“Ma quanto queste due opere effettivamente costano al cittadini? – ha affermato Giancarlo Garavaglia, capogruppo di “Vivere Casciago Morosolo” – Riteniamo sia giunto il momento di chiarire, non tanto a noi della minoranza, ma alla popolazione l’effettivo impegno totale a carico del comune. Osservando poi il bilancio pluriennale ci sembra di non trovare traccia delle iniziative contenute nel programma presentato all’atto delle elezioni dall’attuale maggioranza. L’amministrazione si è resa conto che, date le disponibilità finanziarie, le opere promesse non sono realizzabili? Ma la criticità della situazione non era già chiara durante la campagna elettorale?”.
Federica Lucchini