GIANCARLO POZZI. LIBERO, IL VOLO – Spazio trascendente tra pittura e meccanica, confusione sottile tra opere e luogo
Il titolo di questa mostra nasce e si confonde con la personalità dell’autore delle opere esposte. Un artista completo che sperimenta tecniche differenti e miscela vari elementi di pittura e scultura, conservando i tratti e la precisione del grande artigiano.
Un uomo che ha fatto di una passione la storia della sua vita.
Il Volo è quasi sempre centrale nelle opere pittoriche o scultoree ed aiuta a cambiare la prospettiva con cui studiare e, forse provare a comprendere, il rapporto tra tecnologia e natura. Il volo è spesso rappresentato con ali meccaniche che anelano come le naturali, ma faticano di più per natura a spiccare libere verso la magica luce che si intravede. Un’ecologia umana che porta alle origini dell’esistenza e, quasi sempre, pone dietro la bellezza dell’arte, domande scomode sulle sorti dell’umanità.
La mostra è visitabile dalle ore 9.00 alle ore 18.00 dal lunedì al venerdì.
Chiusura Natalizia 21 dicembre / 6 gennaio 2020
Giancarlo Pozzi nasce nel 1938 a Castellanza (Varese) dove tutt’oggi vive. Inizia giovanissimo a dipingere, espone per la prima volta nel 1954 all’Associazione Artisti Legnanesi di Legnano. Con gli amici pittori Bianchi, Luraschi e Simonetta fonda il gruppo “NO! 1963”. Dal 1961 al 1972 lavora dall’editore di grafica Giorgio Upiglio di Milano con il quale nel 1964 viaggia attraverso l’Europa. Di quell’anno il ciclo pittorico “Carcasse volanti”; è il soggetto delle incisioni comprese nel suo primo libro originale, “La dignità delle pietre” di Luigi Cavallo, edizioni Upiglio, 1964. Dal 1967 si ampliano i motivi tematici e la critica mostra crescente interesse per il suo lavoro. Nell’atelier di Upiglio collabora con celebri artisti tra cui Giacometti, Lam, Sutherland, De Chirico, Fontana, Du Champ, Baj. Dal 1972 si dedica esclusivamente al proprio lavoro di incisione e pittura. Realizza opere in ceramica, mosaici e vetrate destinate a sedi private e pubbliche. Nello stesso anno è invitato alla XXXVI Biennale di Venezia. Sue incisioni illustrano testi di Carrieri, Merini, Patani, Soffici, Staglieno, Sanesi, Tagore, Valente e Verona. In occasione di una personale a Parigi nel 1982, Restany gli dedica un testo su Cimaise. Nel 1984 soggiorna sull’isola di S. Nicolao (Capo Verde) dove vive un’esperienza umana sconvolgente. I viaggi in Spagna, Jugoslavia, Grecia, Turchia, Tunisia, Inghilterra, Marocco, Bulgaria, Ungheria, Stati Uniti, Canada, Cina, Guatemala, Egitto, Etiopia, India sono spunti di diversi cicli pittorici. Ha tenuto corsi di incisione all’Università del Melo di Gallarate, alla Rotonda della Besana di Milano, al Palazzo della Rinascente di Milano e a Villa Pomini di Castellanza. Nel 1993 quattro suoi libri originali sono esposti al MOMA di New York. Le sue opere fanno parte di collezioni pubbliche e private. Nel 2008 gli viene conferita la Benemerenza Civica della Città di Castellanza.
Alcune foto della mostra al politecnico che ci ha fatto pervenire Barbara Palazzi
L’artista Giancarlo Pozzi presente alla cena di novembre di Menta e Rosmarino
Dalla rivista Menta e Rosmarino
Video di ArteVarese