Antonio Pizzolante è nato a Castrignano del Capo (Le) nel 1958. Dalle prime esperienze scenografiche compiute negli anni settanta e l’avvio verso una scultura che interessava uno spazio pensato e vissuto, l’ultima ricerca di Antonio Pizzolante privilegia soluzioni archetipe, primarie, essenziali, intese a ritrovare nella memoria e nella centralità dell’uomo il ruolo dell’arte. Il suo agire creativo contrassegnato da raffinati sconfinamenti compositivi “richiama e rinnova realtà” che inducono alla conoscenza della propria contemporaneità. Da questa premessa l’artista consolida l’indagine sulle materie e le loro possibili contaminazioni caratterizzata da un linguaggio capace di evocare quell’essenza mediterranea, matrice della cultura europea. Intenso in questi ultimi anni il percorso espositivo, con partecipazioni in rassegne nazionali e internazionali a Parigi, Lugano, Milano, Lamezia Terme, BadVoslau, Girona, Caen, Saragozza. Tra i riconoscimenti più importanti il primo premio alla XXII Rassegna Nazionale di Disegno Contemporaneo. “Giovanni Segantini” e il primo premio alla 14° edizione per l’Arte Contemporanea del Comune di Sarezzo in provincia di Brescia. Nel 2005 è tra gli artisti premiati alla prima Biennale di Ankara in Turchia. A partire dal medesimo anno, le più importanti partecipazioni si possono annoverare in: “Generazioni anni cinquanta in Lombardia” al Museo Gazzoldo degli Ippolitti in provincia di Mantova a cura di Claudio Rizzi, “Ritratti di studio” alla Galleria Scoglio di Quarto di Milano, Progetto Esserci – Padiglione Italia a Venezia, mostra sostenuta, tra gli altri, da Jean Blanchaert e Philippe Daverio, “Contemporaneo Italiano” presso l’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles, “Porelarte” Feria General de Saragozza, (Spagna), “Timeless” omaggio a Leon Battista Alberti presso l’Archivio Centrale dello Stato di Roma, “Dall’Ideale all’Arte Contemporanea – Identità e Umanesimo al Palazzo Ducale di Sabbioneta e “Stanzesenzatempo” al Museo Internazionale di Design Ceramico di Laveno in contemporanea allo Spazio d’Arte Stellanove di Mendrisio a cura di Claudio Rizzi, “Accrochage” alla Galleria Bollag di Zurigo, “Segno Simbolo Sintassi” al Museo Parisi-Valle di Maccagno. Nel 2010 è ospite alla quattordicesima Biennale d’Arte Sacra al Museo Stauros, Isola del Gran Sasso in provincia di Teramo, nel 2011 partecipa alla mostra “Territori del Sud” al Museo d’Arte Contemporanea ProyectoMartAdero Cochabamba (Bolivia), nel 2012 è invitato al Padiglione Italia della 54 Biennale di Venezia “L’arte non è cosa nostra” a cura di Vittorio Sgarbi al Palazzo delle Esposizioni di Torino, nel 2013 partecipa a “Chromo Sapiens / Florence Design Week” a cura di Rolando Bellini all’Archivio di Stato di Firenze e sempre nella città toscana al “Il Casino dell’Arte: Kunstkammer in Progress” – Sala della Musica dell’ex Tribunale, evento nell’evento per la IX Biennale Internazionale d’Arte Contemporanea di Firenze. Nel 2014 è invitato a “Ricognizione sulla scultura per gli scritti di Alberto Veca” a cura di Claudio Cerritelli e Elisabetta Longari al Palazzo della Permanente di Milano e a “Quintessenze” a cura di Giorgio Bertozzi e FerdanYusufi presso l’Abbazia di Grottaferrata. Nel 2016 allestisce una mostra personale alla Storica libreria Bocca di Milano con la presentazione in catalogo di Andrea B. Del Guercio.Nel 2018 partecipa alla rassegna “Il Palpito del colore” a cura di Chiara Gatti allestita in tre sedi storiche della provincia di Varese. Infine nel 2021 allestisce alla Galleria Scoglio di Quarto di Milano l’esposizione “Parla di me silenzio” curata da Francesco Tedeschi.