“Il nostro è un bel grazie a Dio e a tutta la comunità di Morosolo”. Suor Beniamina Agnetti, superiora delle suore somasche di Morosolo, anche a nome della consorella, suor Eleonora Bolis, usa parole di gratitudine ripensando ai 61 anni durante i quali il suo ordine è presente a Morosolo. In questi giorni si stanno preparando i festeggiamenti di saluto delle due religiose per sabato 10 e domenica 11 ottobre ed “è un momento di dispiacere e di passaggio – spiega il parroco don Norberto Brigatti – tanto loro sono state punto di riferimento per tutta la comunità. Sarà l’occasione per manifestare una gratitudine e riconoscenza lunghe decenni”. “Potevo anche fare meglio – prosegue suor Beniamina – perché abbiamo ricevuto molto e siamo sempre state aiutate”. E’ ricco il suo racconto quando parla dell’incontro con Morosolo. Chiamate nel 1954 dall’allora parroco, don Renato Puricelli, le suore somasche hanno camminato accanto a lui per quarant’anni, fino alla sua morte e poi hanno continuato con i suoi successori. Allora erano in quattro ed avevano un preciso compito: quello dell’animazione della parrocchia, della cura dell’arredamento parrocchiale e della scuola materna. “Fino agli anni Novanta c’era molta animazione attorno all’asilo: oltre ai bambini, dei quali sono passate intere generazioni, vi si svolgeva l’oratorio femminile che comprendeva, da parte delle quattro suore, la spiegazione del catechismo, assieme allo svolgimento di tanti lavoretti, tra cui il ricamo, e all’allestimento di spettacoli teatrali. “Che begli spettacoli preparavamo!”, dicono ancora oggi signore in età. Le religiose avevano una funzione sociale molto importante, di aggregazione. Non disdegnavano di diventare infermiere all’occorrenza, di organizzare lo svolgimento dei compiti scolastici. “Aiutiamo sempre”, continua la superiora, seguendo l’insegnamento di san Girolamo Emiliano, fondatore nel 1586 dei padri Somaschi. “Lui, ricco veneziano, avviato alla carriera militare, dopo aver vissuto l’esperienza della prigionia, ha preferito mettere a disposizione le sue ricchezze per gli altri e impegnarsi nell’educazione dei ragazzi” spiega suor Beniamina e nel suo excursus storico non dimentica il fondatore dell’ordine femminile nel 1680, don Andrea Giboldi. Nell’incontro con Morosolo non manca la cura dei vasi sacri e delle tovaglie dell’altare, ricamate dalle stesse religiose. E naturalmente la scuola. Tanti, tanto bambini sono cresciuti negli spazi della loro scuola materna. “Ora andremo ad assistere bambini di 90 anni”, conclude sorridendo e subito schernendosi, temendo di aver mancato di rispetto agli anziani. “La partenza delle suore impoverisce la comunità – afferma il sindaco Andrea Zanotti – è una pagina di storia che si chiude”.
I festeggiamenti prevedono sabato alle ore 15 all’asilo l’incontro con padre Luigi Bassetto su “La pedagogia cristiana nelle scuole cattoliche (riflessioni a partire dalla carenza di vocazioni) e alle ore 21 all’oratorio “Le suore si raccontano”. Domenica alle 9,30 accompagnamento delle suore in chiesa dove la messa sarà concelebrata. Pomeriggio in oratorio in compagnia delle due religiose.
Federica Lucchini
La comunità di Morosolo saluta le suore somasche – VareseNews
Sabato 10 e domenica 11 ottobre ci sarà l’occasione per salutare le religiose e ringraziarle per il loro impegno per la comunità di Morosolo.