Sullo sfondo c’è un mondo di valori basati sul rispetto, sul senso di appartenenza a un gruppo che fa dello sport un tramite perché ognuno possa esprimere il meglio di sé. Ragazzi che danno il cuore e che, pur correndo, guardano indietro perché nessuno si deve sentire a disagio. Crescere nell’”Atletica Gavirate” significa essere persone sane non solo fisicamente, attorno ad un presidente Carmine Pirrella, che ha fondato l’associazione 30 anni fa e che si emoziona a vedere i suoi ragazzini diventare i nuovi allenatori. In questa grande famiglia di 260 atleti, nel settore giovanile uno dei più forti d’Italia, è già capitato che scaturissero matrimoni. Ma ora è successo che nel campo di via dello Sport si vivesse un momento insolito, che prelude a una unione, vissuto con gioia, partecipazione e stupore. Perché per Alice Kaboré, 28 anni, nativa del Burkina Faso, nutrizionista, e allenatrice degli esordienti, quel radunare, qualche giorno fa, tutti nel campo, voluto dal suo ragazzo, Pier Giovanni Micale, allenatore dei cadetti, non era da fare: “festeggiare due giorni prima il compleanno non è opportuno”, pensava. Poi la sorpresa: “Adesso inizio leggendo”, ha esordito Pier Giovanni, 29 anni, ingegnere, perché lui, sempre sicuro, in quel momento non lo era proprio tanto l’emozione la faceva da padrone. E ha cominciato, per cercare di smorzarla, a ricordare quando Alice lo citava come il ragazzo con l’alito che puzza di cipolla, amico del fratello Camillo, pluricampione italiano giovanile nel salto in lungo. “Pensate che considerazione potesse avere di me! -ha detto- Ma nel 2013 qualcosa è cambiato. Sono venuto qua al campo ad aiutare Carmine ad allenare. Ciò mi ha reso più convinto e appassionato. E come ha iniziato a vivere l’atletica in modo differente, ho cominciato a conoscere te in modo differente. Rimasi piacevolmente sorpreso di scoprirti una ragazza sorridente, gentile, amorevole, premurosa e che ha a cuore i suoi piccoli atleti. Ora sono tanti anni che stiamo assieme, abbiamo vissuto tante avventure. Quello che mi auguro è di vivere ogni giorno con l’entusiasmo e il sorriso che abbiamo qui al campo. Ora io e i miei piccoli atleti ti mostriamo la sorpresa che abbiamo preparato per te. Girati!”. I cartelloni che avevano preparato le ragazze dietro Alice erano molto chiari “Mi vuoi sposare?”. E lui in ginocchio con l’anello! “Certooo!”, la risposta di lei tra applausi a non finire. Capita anche questo in quel piccolo angolo di Gavirate dove tutto era predisposto all’insaputa di Alice: dai cartelloni, al filmato di Giovanni che ha ripreso il momento, dall’attesa di tutti. Poi l’abbraccio grande a Carmine, che li ha visti crescere atleticamente e che era stato il primo che aveva saputo del loro mettersi assieme. “Quasi dovessi dare loro la benedizione”, sorride, in quel mondo di buoni sentimenti che ha creato.
Federica Lucchini