– Un episodio grave che denota dove può arrivare la stupidità umana: c’era una volta, o meglio fino a qualche mese fa, un bellissimo cedro situato all’inizio di via Castello, vicino al cimitero, piantumato in una aiuola comunale. Uno di quegli alberi rigogliosi, presenze familiari con la loro ricca chioma, che sembrano seguire le vicende del paese e diventano quasi compagni di vita. Ma un brutto giorno, inspiegabilmente, ha cominciato a dare segnali di non più florida salute: disseccamento di tutta la chioma, arrossamento degli aghi e conseguente loro caduta, assenza di resinazione. L’occhio dell’amministrazione comunale si è fatto sempre più vigile per capire quanto fosse successo a quella “sentinella” così discreta e così generosa nell’offrire la sua bellezza. E sono iniziati sopralluoghi, analisi, accertamenti di laboratorio, tra settembre e ottobre per cercare di capire una stato di salute che manifestava segni di una gravità incipiente. Finche è arrivato il responso definitivo. Qui è giusto che parli il sindaco, Alessandro Boriani, che ne ha seguito da vicino e con apprensione le vicende: “Il cedro non aveva nessuna malattia naturale e, purtroppo nessuna possibilità di continuare a vivere a causa della distribuzione in modo significativo di diserbante arbusticida”. In altre parole, avvelenato. E non si sa da chi. L’abbattimento si è reso necessario. E così è stato. Ora nel luogo dove dimorava c’è un cartello: “A seguito di un grave episodio di avvelenamento, certificato attraverso accertamenti di laboratorio, si è purtroppo reso necessario l’abbattimento del bellissimo cedro che qui dimorava da decenni. L’amministrazione ha sporto denuncia alle autorità competenti a fronte del danno subito dall’intera comunità e quantificato in euro 11.000 €. Appena possibile, verrà messa a dimora una nuova pianta”. Il primo cittadino ha così illustrato lo spesa, volutamente senza fare commenti: “7.200 € il valore dell’albero diserbato, oltre 3.000 € il costo dell’abbattimento e dello smaltimento del cedro, circa 800 € per la fornitura e la posa, in futuro, di un nuovo cedro. L’Amministrazione ha quindi deciso, da una parte, di trasmettere la relazione completa, curata da specialisti incaricati, alle autorità competenti e, dall’altra, di informare in modo pubblico la comunità e i residenti della zona”. La memoria va a una frase dello scrittore Mario Rigoni Stern, grande conoscitore di alberi: “Piantare alberi è segno di civiltà, danneggiarli e distruggerli è inciviltà e regresso”.
Federica Lucchini