Un piccolo grande capolavoro arriva a Gavirate, dipinto da un gaviratese, Andrea Ravo Mattoni, e raccontato da un gaviratese, Paolo Cova. Entrambi nati nel 1981, uniti da un’amicizia risalente all’infanzia e da una profonda collaborazione, entrambi conosciuti in ambito internazionale -uno come artista che rappresenta la storia dell’arte sulla strada, l’altro come storico dell’arte- offriranno al loro luogo natale un murale che rappresenta, a grandi dimensioni “L’ultimo bacio di Romeo e Giulietta” di Francesco Hayez (1791-1882). Dipinto da Ravo con bombolette spry, avrà come “tela” la parete nord-est della scuola primaria “Risorgimento”, mentre Paolo intratterrà bambini e adulti che assisteranno alla creazione con visite gratuite a cadenza oraria da lunedì 1° aprile fino a giovedì 4 aprile. Sarà una settimana intensa all’insegna della preparazione all’evento, quella che comincerà in sala consiliare domenica 31 marzo alle ore 18,30 con una conferenza, riproposta mercoledì 4 aprile alla stessa ora, per proseguire il primo aprile con l’inizio dell’esecuzione che si protrarrà fino al 4 aprile, mentre il giorno successivo alle 11,30 avrà luogo l’inaugurazione. “All’amministrazione comunale -spiega Valentina Casalenda, consigliere delegato alla cultura- è stata data questa opportunità grazie all’iniziativa dell’associazione “Amici di Fignano” e alla collaborazione del Distretto Due Laghi. Sarà l’arte stessa ad avvicinarsi alla gente: le dimensioni saranno tali da permettere alle persone di sentirsi parte del quadro stesso, analizzando da vicino questo capolavoro dell’Ottocento. Un ottimo modo per sviluppare e incrementare la passione per l’arte, partendo soprattutto dai più giovani. Aderendo a questo progetto, l’amministrazione comunale vuol far sì che anche Gavirate diventi una tappa di quel museo a cielo aperto che si sta realizzando con Ravo Mattoni, in Italia e in Europa”. L’artista, nipote di Giovanni Italo, illustratore delle figurine Liebig, e figlio di Carlo, illustratore e artista concettuale, è reduce, infatti, da un’esperienza feconda al castello di Amboise, nella Loira, dove è sepolto Leonardo da Vinci. In occasione del cinquecentesimo della sua morte, ha riprodotto in ben cinque tele particolari di un dipinto di Francois-Guillaume Ménageot (1744-1816) raffigurante l’artista sul letto di morte, delle dimensioni di 3,5 per 2,5 metri. Tele che saranno ammirate a breve dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e dal Presidente francese Emmanuel Macron, durante la loro prossima visita. Quest’ultima è una tappa di un percorso di ricerca e di crescita. “Con le bombolette a spry, riproduco opere che artisti tra il 1100 e il 1800 hanno realizzato con olio e acrilico, in un progetto che intende recuperare il classicismo nel contemporaneo, creando un ponte tra musei e strada e portando avanti la tradizione della copia, sviluppata nelle botteghe degli artisti”,spiega. “L’opera di Hayez -interviene Cova, referente scientifico della Rocchetta Mattei a Bologna per la Fondazione Carisbo, da tempo consulente scientifico del documentari di Ballandi Arts su Sky Arte, come il recentissimo “Piero della Francesca: dal Borgo a San Sepolcro”- è un’opera colta che vede il sorpasso della tradizione accademica rigidamente neoclassica grazie all’introduzione di alcune novità romantiche”. “L’associazione “Amici di Fignano” è soddisfatta -spiega la rappresentante Piera Marchesotti- L’anno scorso, infatti, ha rinunciato ad organizzare la festa dei fiori per poter dare il proprio contributo alla realizzazione dell’opera”. “Opera -conclude Marco Bioli, presidente del Distretto Due Laghi- la cui rilevanza dà lustro a Gavirate”.
Federica Lucchini
Video da Settelaghi